Durante una delle sue ultime interviste, in occasione della campagna pubblicitaria di Inherent Vice-Vizio di Forma, Paul Thomas Anderson ha ufficialmente deciso di schierarsi in favore della salvaguardia della pellicola. Come ormai sappiamo, il regista non è l’unico ad aver espresso le sue perplessità sull’utilizzo del digitale al cinema: Quentin Tarantino, Martin Scorsese e Christopher Nolan sono solo alcuni nomi di un folto numero di leggende della settima arte che stanno dalla parte della pellicola, tanto che anche Anderson conviene che sia nato una sorta di movimento.
Il regista ha infatti detto: «Il movimento sta disperatamente cercando di convincere nuove leve, colleghi e produttori che se si ha la possibilità di scegliere, allora è meglio girare un film con la pellicola. Tra l’altro, non ci sono incentivi finanziari se si gira in digitale quando si ha a disposizione un certo budget. Certo, è molto più semplice come metodo, soprattutto per i nuovi filmmakers. Io non ho ancora usato il digitale, suppongo che sua tutto molto bello per il pubblico. Ma io… Penso che sia diverso. Le persone sono abituate a vedere il digitale, ma io continuo a pensare che visivamente sia peggio. E mi piange il cuore a pensare che certi artisti delle luci non ci saranno più.»
Per avvalorare la sua tesi, Paul Thomas Anderson ha portato ad esempio il caso più lampante di un film che, pur girato con la pellicola, inchioderà alla sedia milioni di spettatori a partire dal 7 novembre. Si tratta ovviamente di Interstellar, girato appunto dal nemico numero uno del digitale, Christopher Nolan, che Anderson consiglia a tutti di andare a vedere: «Nolan è in prima linea quando si parla di questo argomento, ha girato un film bellissimo e tutti dovranno andare al cinema per Interstellar. E non fate scemenze, siate impavidi e andate a vederlo in formato IMAX».
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