«Ci stiamo divertendo un mondo». Paul Walker è seduto su un bidone che assomiglia a un barile di petrolio, un pezzo di scenografia, con un gruppetto di giornalisti assiepati intorno a lui. L’atmosfera è estremamente informale e Paul sorride senza pietà, con quegli occhi cristallini che quasi non riesci a sostenere. Nessuno può immaginare in quel momento che non ci saranno altre conversazioni come questa. Delle tante cose emerse durante la chiacchierata, alcune rischiano di suonare oggi un po’ sinistre, ma noi vi riportiamo comunque quanto detto, così come venne detto. «All’inizio ero preoccupato. Devo dire la verità. Ero preoccupato per quel cambio improvviso alla regia. Justin Lin sostituito da James Wan. Avevamo fatto tanto di quel lavoro insieme, eravamo così affiatati che mi sembrava impossibile che Fast & Furious potesse essere portato avanti senza di lui. Ma James, devo dirlo, ha dissipato tutti i miei dubbi. Sta facendo davvero un ottimo lavoro. Ci ho messo circa una settimana a formarmi un’opinione su di lui, mi è piaciuto subito come persona, ma professionalmente ho voluto prendermi il mio tempo prima di dare un giudizio e ora posso dire che sta facendo un gran lavoro».
Best Movie: Cos’è cambiato con lui?
Paul Walker: «James ha una visione differente. Naturalmente occorrerà vedere il risultato finale e non vedo l’ora, ma c’è qualcosa di molto originale nel suo modo di girare. È frenetico, non c’è nulla di statico in quello che fa, e non possiamo chiedere di meglio per un film come questo, dove il movimento, l’azione e la velocità sono tutto. Anche le scene in cui siamo seduti intorno a un tavolo, a parlare della nostra prossima azione, anche in scene così, con James c’è movimento. Sono attive, mai noiose».
BM: Ridete sul set?
PW: «Moltissimo, un po’ perché siamo affiatati, amici veri ormai, un po’ perché anche il copione è divertente. Lo capirete quando lo vedrete, ma c’è un ottimo bilanciamento di scene d’azione e momenti di humor. Non buffi, attenzione: i momenti buffi non vanno bene per un film come questo, ma umoristici sì».
BM: Qual è stata la scena più difficile fra quelle girate, quella che ti ha fatto trepidare?
PW: «Credo che le scene più “difficili” siano quelle che coinvolgono tutti. Per quanto ci vogliamo bene, se dobbiamo lavorare tutti assieme arriva il momento in cui ci prenderemmo volentieri a pugni… Scherzi a parte, al momento non ci sono state scene particolarmente difficili, siamo solo a poche settimane dall’inizio delle riprese e finora abbiamo corso moltissimo e sparato moltissimo. Non vedo l’ora di arrivare al momento in cui inizieremo davvero a girare le scene che ci faranno trepidare, che si tratti di una scena di lotta, o di una corsa in auto. Però ce n’è una che abbiamo già girato, ed è la mia preferita». […]
(foto: Getty Images)
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