Penélope Cruz: «Sul set, Javier mi nauseava»
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Penélope Cruz: «Sul set, Javier mi nauseava»

L’attrice ci racconta di quanto sia stato difficile e stimolante calarsi nei panni di Virginia Vallejo, e di quanto il marito Javier Bardem nei panni di Escobar le facesse paura…

Penélope Cruz: «Sul set, Javier mi nauseava»

L’attrice ci racconta di quanto sia stato difficile e stimolante calarsi nei panni di Virginia Vallejo, e di quanto il marito Javier Bardem nei panni di Escobar le facesse paura…

A gennaio di quest’anno l’abbiamo vista irriconoscibile dietro i lunghi capelli biondo platino e i coloratissimi vestiti anni ’80 per la serie The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story, firmata dal re Mida della Tv americana, Ryan Murphy. Del look appariscente ed eccentrico di Donatella Versace, Penélope Cruz sembra aver mantenuto qualcosa anche per il personaggio di Virginia Vallejo, altra donna dall’aspetto estroso poi diventata famosa per essere stata l’amante di Pablo Escobar per ben quattro anni. Incredibilmente sopravvissuta alla furia omicida del re della coca, la giornalista colombiana ha affidato al libro Amando Pablo, odiando Escobar i dettagli di quella relazione. E da quelle pagine è nato il film Escobar – Il fascino del male in cui la musa di Almodóvar e star di Pirati dei Caraibi torna a recitare fianco a fianco con il marito Javier Bardem a 25 anni da Prosciutto prosciutto. Abbiamo incontrato l’attrice spagnola all’ultimo Festival di Venezia dove Escobar – Il fascino del male è stato presentato in anteprima.

Hai incontrato la vera Virginia Vallejo?
«Ho preferito non incontrarla prima delle riprese, però in futuro, prima o poi, mi piacerebbe conoscerla. Ho pensato che fosse meglio non trovarmi faccia a faccia con lei perché c’erano diverse domande a cui non volevo dare una risposta, e poi non mi interessava sapere come avrebbe fatto una scena o un’altra. Ho approcciato il personaggio con estremo rispetto, però allo stesso tempo non potevo permettermi di idealizzarlo. Il mio scopo è stato entrare nella sua mente e cercare di capire cosa l’abbia spinta a legarsi a un uomo come Pablo, senza dimenticarsi però che il Pablo che aveva incontrato all’inizio era una persona molto diversa da quello che sarebbe diventato. Sono sicura che se lo avesse conosciuto cinque anni dopo avrebbe fiutato il pericolo».

Però qualche dubbio su dove arrivassero i soldi doveva averlo…
«Nel libro e anche nel film lei dice: “a me non interessava dove prendeva i suoi soldi ma solo come li usava”, e lui li usava per aiutare i poveri e costruire case e ospedali. Solo una volta Virginia gli ha chiesto da dove arrivassero tutti quei capitali: è stato al party in cui si sono conosciuti; poi non glielo ha mai più domandato». [..]

L’intervista completa è pubblicata su Best Movie di aprile, in edicola dal 3 aprile.

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