Homer Simpson lo conosciamo tutti: sappiamo quanto possa essere generoso di cuore ma… anche tonto come pochi altri. Il suo non essere esattamente “una cima” è stato un tratto caratteristico del cartone animato sin dai suoi inizi; ma è soprattutto nelle ultime stagioni che ha cominciato a dare “il peggio di sé”. Un cambiamento che è stato notato e anche affrontato nell’ultimo episodio della 35^ stagione de I Simpson.

Nell’episodio Bart’s Brain, finale di stagione recentemente andato in onda, il figlio maggiore è alle prese con un elaborato scherzo dei suoi che comprende un cervello umano da poco acquistato alla bottega di articoli militari di Herman Hermann. La nuova insegnante Rayshelle Peyton, tuttavia, lo spinge a prendersene cura come fosse un bambino, cosa che crea un forte legame tra Bart e quell’organo.

Tutto finisce quando Homer, al quale il “bebé” era stato affidato, lo scambia per un barattolo di uova in salamoia e se lo mangia. Come è possibile essere così scemi? Si domanda il pubblico e anche lo stesso Bart. A rispondere questa volta è il barista Boe, che forse conosce Homer addirittura meglio dei suoi stessi figli, per il quantitativo di tempo che passa a bere birra nella sua bettola. Boe gli dice che sono stati gli anni di bevute pesanti e di lavoro vicino a fonti radioattive a compromettere l’intelligenza di Homer.

Nelle prime stagioni dei Simpson, infatti, il personaggio era un po’ diverso: più cinico, misantropo, ma anche più sveglio. La sua caratteristica principale non era la stupidità ma la rabbia che riversava sul figlio, dettaglio questo “smussato” nelle ultime stagioni. In compenso, però, le capacità mentali del protagonista sono diventate sempre più questionabili: è sempre quel pigro padre di famiglia e marito di Marge, ma la quantità di cose “stupide” che gli abbiamo visto fare è cresciuta parecchio.

Ecco quindi perché il finale della 35^ stagione ha potenzialmente svelato il mistero sulla trasformazione di Homer: l’alcol e il lavoro alla centrale nucleare hanno provocato molti danni al suo cervello, forse più di quei pastelli a cera che si infilò nel naso da bambino e che una volta rimossi (stagione 12, episodio 9: HOMR) permette all’uomo di riscoprirsi molto più intelligente ma anche più triste.  

Secondo una parte del pubblico, nelle ultime stagioni Homer si è “Flanderizzato”, ovvero una sua caratteristica (la scarsa intelligenza) è finita col definire eccessivamente il personaggio. Quantomeno, ora, sappiamo che c’è un motivo plausibile dietro a questo suo cambiamento…

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Fonte: ScreenRant