Perché no: Miami Metro worst police force ever
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Perché no: Miami Metro worst police force ever

Il serial con Michael C. Hall chiude definitivamente i battenti: ecco i nostri pensieri sull'ultima puntata e sulla conclusione di una delle serie di maggior successo di questi anni

Perché no: Miami Metro worst police force ever

Il serial con Michael C. Hall chiude definitivamente i battenti: ecco i nostri pensieri sull'ultima puntata e sulla conclusione di una delle serie di maggior successo di questi anni

Sgombriamo il campo da ogni equivoco: la scena finale tra Dexter, Quinn e Batista, nella quale i tre guardano il video di Dexter che uccide Saxon e decidono di fargliela passare liscia, è una delle migliori dell’intera serie; niente voiceover, niente spiegoni, niente dialoghi eccessivi, solo un gioco di sguardi che chiude il rapporto tra i tre (in particolare tra Dex e Quinn) nel modo migliore possibile.

Ciononostante, fa un po’ ridere pensare che, in fin dei conti, nessuno nel dipartimento di polizia di Miami (nessuno di quelli rimasti vivi, almeno) abbia scoperto nulla di nulla sulla vera identità di Dexter. Niente rivelazioni sul Bay Harbor Butcher (Doakes non riposerà mai in pace…), per i suoi colleghi Dexter muore da eroe, non da anti-eroe qual è. D’altra parte, come dice Oliver Saxon nell’ultima puntata, «I like Miami. Murder solve rate at 20%»: saranno tutti dei bravi ragazzi, ma alla fine della fiera la polizia di Miami è senza dubbio la peggiore d’America.

Perché sì: a storm is coming

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