Insieme ai draghi e agli elementi fantasy, la serie Il trono di spade è nota per la brutalità e il realismo delle scene di sesso e violenza, che nel mondo inventato da George R.R. Martin sono diventate quasi una sorta di marchio di fabbrica. Rispetto ai loro predecessori, però, gli showrunner di House of the Dragon hanno deciso di mitigare questo aspetto, soprattutto per quanto riguarda gli stupri.

Una scelta che ha sorpreso persino la star della serie Olivia Cooke, che interpreta la regina Alicent Hightower. In una recente intervista con Elle Magazine, ha confessato che si aspettava molte più scene di nudo, vista la reputazione dell’universo di Game of Thrones: «Pensavo che ce ne sarebbero state molte di più. Sono sollevata del fatto che, nel mio caso, siano scene in cui ci si concentra sul piacere di Alicent. In questo modo non sembrano ingiustificate, al contrario, raccontano una storia».

L’attrice ha rivelato anche di aver girato una scena particolarmente piccante per la seconda stagione di House of the Dragon: «Era carnale e selvaggia, un gran casino. Non era una bella scena, ed è stata davvero divertente da girare». Sembra però che non la vedremo mai, per decisione dello showrunner Ryan Condel, che ha optato per sacrificarla durante il montaggio: «Secondo lui non era utile agli spettatori per imparare qualcosa in più sui personaggi. Non sono molto d’accordo, ma ok. È il suo show».

Se Olivia Cooke è quasi “delusa” dalla scarsità di scene di sesso, il collega Matt Smith, interprete di Daemon Targaryen, non ha mai nascosto di non amare questo elemento. In un’intervista a Rolling Stone legata alla prima stagione, l’attore aveva dichiarato: «Daemon ne anche un po’ troppe, per quanto mi riguarda. A un certo punto ti ritrovi a chiederti: “Abbiamo davvero bisogno di un’altra scena di sesso?”».

Voi che ne pensate? Concordate con Smith o siete più dalla parte della regina Alicent? Nel frattempo vi ricordiamo che i nuovi episodi di House of the Dragon sono ora disponibili su Sky e in streaming su NOW.

Fonte: Variety