E’ finzione, ma tutte le storie raccontate sono pescate dalla realtà. Scegliendo uno stile documentaristico, con la consapevolezza di chi sa che basta smascherare il lato oscuro dell’umanità per colpire lo spettatore, Maïwenn Le Besco (qui sceneggiatrice, attrice e regista), porta sullo schermo la vita e la passione per il proprio lavoro dell’unitaà di polizia di Parigi addetta alla protezione dell’infanzia e alla “lotta” alla pedofilia. Il film segue i protagonisti sia in ufficio sia tra le mura domestiche (perché spesso la vita privata è ancora piuù dura e difficile da gestire del lavoro stes- so), tra interrogatori, pianti, separazio- ni, figli contesi, disturbi alimentari, ten- sioni, litigi e amori che nascono. Ed è attraverso i tanti casi presi in esame che l’identità dei poliziotti si rivela, insieme alla loro fragilità. Un film intenso e disturbante che sarebbe perfetto anche come fiction tv.
dal 3 febbraio
(Id., Francia 2011)
Regia: Maïwenn Le Besco
Interpreti: Maïwenn Le Besco, Emmanuelle Bercot, Joey Starr, Riccardo Scamarcio
Trama: La vita e il lavoro della squadra per la protezione dell’infanzia del dipartimento di polizia di Parigi.
Genere: drammatico
Durata: 127′
Da vedere perché: per scoprire come lavora una squadra di polizia, fare incursione nelle vite di questi agenti, appassionarsi al loro lavoro e godersi un bel film, nonostante “il pugno allo stomaco”.
La scheda del film è pubblicata su Best Movie di febbraio a pag. 98
© RIPRODUZIONE RISERVATA