Tra i vari show televisivi approdati sul piccolo schermo negli ultimi decenni, il franchise di Power Rangers si è affermato come uno dei più amati, riuscendo inoltre a trovare una longevità andata oltre ogni più rosea aspettativa.
Uno dei segreti dietro al successo della serie è stata la capacità di reinventarsi ad ogni stagione, sposando una tematica sempre diversa. Fattore che ha dato quindi sempre nuovo impulso al franchise e che ha inoltre portato ogni fan ad avere una rispettiva incarnazione preferita del celebre gruppo di eroi. I fan sembrano tuttavia concordi nel ritenere una specifica stagione di Power Rangers come la più controversa dell’intero franchise.
Stiamo parlando di Power Rangers S.P.D. (Space Patrol Delta), che debuttò nel 2005, in un periodo pieno di cambiamenti per il franchise, i cui diritti di sfruttamento televisivo ad inizio anni 2000 stava passando di mano dalla Saban Entertainment alla Disney. Ma facciamo un passo indietro.
Sotto la direzione creativa della Casa di Topolino hanno visto la luce ben sette serie targate Power Rangers, ovvero Ninja Storm, Dino Thunder, S.P.D., Mystic Force, Operation Overdrive, Jungle Fury e RPM. Sebbene l’era Disney sia stata ampiamente apprezzata dai fan per la sua coerenza interna, pur con alcune stagioni meno riuscite di altre, Power Rangers S.P.D. divide ancora le opinioni degli appassionati su due poli completamente opposti.
Con uno spunto che abbracciava appieno la fantascienza di inizio anni 2000, l’idea dietro Space Patrol Delta vedeva il team come ultima difesa della Terra contro alcune forze aliene dalla intenzioni bellicose. Qui i Power Rangers erano parte di un gruppo di guerrieri d’élite addestrati come agenti sulla falsariga di Men In Black, capaci di muoversi tra i vari popoli alieni e sempre pronti ad affrontare minacce fisiche. Rispetto ad altre stagioni di Power Rangers, la squadra di S.P.D. ha inoltre visto spesso alternarsi formazioni sempre nuove guidate dal comandante e mentore Anubis Cruger.
Molti degli elementi dello show che i fan avevano imparato ad amare sono stati conservati. Abbiamo infatti altri misteriosi ranger come il White Ranger o l’Omega Ranger, i mitici Zord e le immancabile sequenze di trasformazione. S.P.D. si è tuttavia presa dei grandi rischi, dal momento che ha cercato di introdurre al pubblico un approccio marcatamente sci-fi, muovendosi al tempo stesso in territori più oscuri. Il villain designato era infatti l’imperatore Gruumm, il quale nutriva un odio personale verso Cruger, ritenendolo il principale responsabile dell’estinzione della sua specie. Con queste premesse, S.P.D. ha quindi proposto per la prima volta nel un villain spietato, mosso da un odio feroce fino a quel momento inedito nel franchise.
Al tempo stesso S.P.D. non poteva rinunciare agli elementi camp caratteristici del brand, dal momento che la serie rimaneva destinata ad un pubblico molto giovane. Fattore che, unitamente alla piega sci-fi e al nuovo tono dark di alcuni elementi, ha dato vita ad una commistione che ha in alcuni casi confuso i fan.
Power Rangers S.P.D. potrebbe avere avuto una qualità di scrittura più alta della media, portando in scena anche elementi più maturi. Questi tuttavia avrebbero contribuito in maniera decisiva al declino della serie. Molti fan infatti si sono sentiti a disagio con la raffigurazione del nuovo Red Ranger, descritto come un ex detenuto. Anche se le storie sulla redenzione sono sempre state importanti nel franchise, questa sembrava nascondere e minimizzare le conseguenze del crimine che aveva commesso.
Inoltre i Power Rangers in S.P.D. sembrano comportarsi come una sorta di forza di polizia, spingendo i fan a discutere su quanto potere coercitivo fossero autorizzati ad esercitare senza supervisione. La serie ha inoltre presentato un’intera squadra di Power Rangers passata dalla parte del nemico e venendo accusata di tradimento, sporcando così per la prima volta l’aura di incorruttibilità che ha sempre circondato il team.
Altri elementi ampiamente dibattuti sono stati inoltre quello del genocidio, facendo sponda sulla storia dell’Imperatore Gruumm, e dell’omicidio. Questo in particolare fa capolino nella serie con alcune figure, come il padre di Sky, che sono state effettivamente uccise a sangue freddo. Insomma, se fosse uscito oggi Power Rangers S.P.D. potrebbe essere stato molto più apprezzato. La serie ha messo decisamente troppa carne al fuoco, questo le ha tuttavia permesso di affermarsi come un prodotto televisivo in anticipo sui tempi destinato ad alimentare le discussioni tra i fan del franchise.
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Fonte: CBR
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