La serie di maggior successo in questa calda estate sulla piattaforma Apple Tv+ è Presunto Innocente, legal drama con protagonista Jake Gyllenhaal, tratto dal bestseller omonimo firmato nel 1987 da Scott Turow. Il romanzo aveva già ispirato nel 1990 il film omonimo con Harrison Ford, ma lo show creato da David E. Kelley propone un finale del tutto diverso, stupendo i fan con un clamoroso ultimo episodio, dal titolo Il Verdetto. Ed ecco la nostra spiegazione di questo pay-off tanto sinistro quanto magnificamente orchestrato.
[Attenzione, l’articolo contiene SPOILER]Già autore di serie di culto come Boston Legal e Ally McBeal, negli ultimi anni David E. Kelley ha messo a segno una lunga serie di successi, da Big Little Lies a The Undoing – Le verità non dette. Il legal drama è ineluttabilmente il suo genere d’elezione, già che il celebre sceneggiatore, produttore e showrunner, marito di Michele Pfeiffer, si è laureato in giurisprudenza presso l’Università di Princeton, e ha inizialmente intrapreso la professione di avvocato nella città di Boston.
Arriva così il primo colpo di scena dell’episodio finale di Presunto Innocente. La serie è incentrata sul processo a carico del Procuratore distrettuale Rusty Sabich (Jake Gyllenhaal), accusato del brutale omicidio della collega e amante Carolyn Polhemus, interpretata dalla grandissima protagonista de La persona peggiore del mondo, Renate Reinsve. Dopo l’infarto che ha colpito il suo amico e difensore Raymond Horgan (Bill Camp), Sabich compie un gesto spregiudicato e conduce in prima persona la propria arringa finale. Una ottima scusa per regalare a Jake Gyllenhaal uno straordinario monologo, che mette in luce tutto il cinismo e la freddezza del suo personaggio, determinato non ad affermare un qualunque tipo di verità ma semplicemente ad instillare nei giurati il legittimo sospetto, sufficiente a garantirgli l’assoluzione.
La strategia si rivela vincente, già che l’uomo non può essere considerato colpevole oltre ogni ragionevole dubbio, ed è solo dopo il verdetto che il Procuratore affronta per la prima volta sua moglie Barbara (Ruth Negga). Scopriamo così che oltre la coltre di un matrimonio apparentemente perfetto non solo Sabitch aveva fatto di tutto per riprendere quella relazione che giurava di avere interrotto, nascondendo per altro la gravidanza della sua amante, ma che durante le indagini si era anche convinto della colpevolezza della propria stessa consorte.
Nel film Presunto Innocente di Alan J. Pakula con Harrison Ford è in effetti Barbara l’autrice dell’efferato delitto, e nel pay-off la donna si dichiara assolutamente compiaciuta di aver condannato suo marito a dover convivere per sempre con questo oscuro segreto, vivendo al fianco di un’assassina e recitando la parte del marito amorevole fino alla fine dei suoi giorni. La serie Apple Original prende però tutt’altra direzione. Nel film infatti la coppia aveva solo un bambino piccolo, figura poco influente ai fini della storia, mentre lo show è interamente costruito sulla famiglia disfunzionale dei Sabitch. E con un clamoroso colpo di scena, sarà proprio la figlia adolescente Jaden (Chase Infiniti) a confessare ai genitori la propria colpevolezza.
In un flashback intensamente drammatico vedremo così l’adolescente introdursi in casa dell’amante di suo padre, intimandole di lasciare in pace la sua famiglia. Con grande calma e dolcezza la donna replica che non intende proseguire la relazione, ma comunica alla ragazza la notizia della propria gravidanza. A quel punto Jaden afferra l’attizzatoio e inizia a colpire la donna con cieca violenza. Ma l’aspetto più sconvolgente dell’ultimo episodio di Presunto Innocente è proprio la sequenza finale.
Il processo è finito, la vita continua, tutti i personaggi si godono la Festa del Ringraziamento. E incredibilmente, anche la famiglia Sabitch è riunita attorno alla tavola, dominata dal gigantesco, tradizionale tacchino. Jaden sorride e scherza con suo fratello minore Kyle (Kingston Rumi Southwick), sotto lo sguardo amorevole della propria madre. Una donna è stata assassinata insieme al figlio che portava in grembo, eppure a loro non sembra importare. Le relazioni extra-coniugali di entrambi i coniugi sono state ormai scoperte, ma loro sembrano determinati a comportarsi come nulla fosse, restaurando rapidamente l’immagine della famiglia perfetta.
Un’ombra sembra però pesare sullo sguardo di Jake Gyllenhall, il quale osserva la scena in disparte, forse più consapevole dell’ipocrisia sepolta sotto la superficie. L’uomo dopo la confessione aveva comunque assolto sua figlia, dichiarando di essere l’unico motore dell’ omicidio e dunque l’unico responsabile della tragedia che ha sconvolto la sua famiglia. Naturalmente, i genitori hanno scelto di non consegnare la propria figlia alla giustizia. A differenza dei suoi familiari, il peso del senso di colpa sembra però gravare sull’animo di quel Procuratore distrettuale che da spettatori credevamo ben più gelido e distaccato. Davvero ora i Sabitch riusciranno ad andare avanti e a proseguire la loro esistenza come nulla fosse?
Lo scopriremo nel corso della seconda stagione. Sappiamo infatti che Apple Tv+, dato il successo della serie, ha già confermato la produzione dei nuovi episodi, incentrati su un nuovo caso di omicidio, la cui natura non è stata ancora rivelata. Ma di certo, con l’ultimo episodio il cuore della prima stagione si rivela essere la crudeltà e la violenza strisciante che si nasconde dietro l’apparenza di questa famiglia alto-borghese, i cui membri si rivelano letteralmente disposti a tutto purché il proprio equilibrio non venga turbato.
E voi cosa ne pensate? Avete visto la mini serie su Apple Tv+? Fateci conoscere le vostre opinioni, come sempre, nei commenti.
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