La prima cosa che si nota nelle foto di Angeli e demoni distribuite da Sony e pubblicate da UsaToday (al link: http://www.usatoday.com/life/movies/news/2008-10-27-angels-demons_N.htm?csp=34) è che Tom Hanks ha cambiato pettinatura. Niente più capelli lunghi tirati indietro, per la gioia di tutti coloro che avevano trovato “ridicolo” il look sfoggiato dal protagonista de Il codice Da Vinci, ma un taglio decisamente più moderno e corto. Nel sequel del film tratto dal romanzo di Dan Brown, Hanks torna nei panni del professor Robert Langdon, esperto in simbologia e chiamato stavolta a risolvere un intricato caso che coinvolge il Vaticano e il Cern di Ginevra. Al suo fianco non più Audrey Tautou ma l’israeliana Ayelet Zurer, qui nel ruolo della bella e intelligente scienziata Vittoria Vetra che aiuterà Langdon a scoprire l’intrigo che sta dietro l’assassinio di suo padre (a suo volta scienziato del Cern). La pista li condurrà sulle tracce della misteriosa e antica setta degli Illuminati, fondata secoli prima da un gruppo di scienziati per sfuggire al controllo della Chiesa. Muovendosi ancora una volta tra fantasia e storia il romanzo che ha ispirato il film (che qui diventa un sequel de Il codice Da Vinci ma in realtà è stato scritto precedentemente da Dan Brown) pone al centro il rapporto tra scienza e fede con personaggi estremi e una girandola di colpi di scena. Le riprese si sono svolte tra Roma e gli studi di Los Angeles, ma non, come aveva sperato il regista (un riconfermato Ron Howard) all’interno del Vaticano stesso, dove si svolge larga parte della storia. Con una trama che vede cardinali smembrati e seviziati e diabolici complotti orditi dall’interno il permesso non è stato concesso e la produzione ha così ricostruito le ambientazioni in studio. Il confronto con i risultati ottenuti da Il codice Da Vinci, che incassò nel 2006 758 milioni di dollari nel mondo (grazie soprattutto alla pubblicità creata dalle polemiche innescate più che a una critica favorevole), il film sembra puntare tutto su un nuovo ritmo, come ha spiegato il produttore Brian Grazer: «Il Codice Da vinci non era un film contemporaneo. Era un po’ statico. Questo è più dinamico. è un film d’azione». Nel cast troviamo anche Ewan McGregor nei panni del camerlengo (cardinale che presiede la sede vacante alla morte del pontefice) Carlo Ventresca, impegnato insieme a Langdon a sventare la minaccia che rischia letteralmente di distruggere il Vaticano proprio durante il Conclave che proclamerà il nuovo Pontefice. L’appuntamento in sala è per il 15 maggio del 2009.
Al.Za.
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