Di coltelli è piena la storia del cinema. Da quello di Psycho fino a La foresta dei pugnali volanti di Zhang Yimou. C’è un antico pugnale anche al centro di Prince of Persia: è capace di liberare le “sabbie del tempo”, un dono degli dèi in grado di cambiare il corso degli avvenimenti. Perché non arrivi nelle mani del nobile malvagio Nizam (Ben Kingsley), il principe Dastan (Jake Gyllenhaal) si allea con la principessa Tamina (Gemmma Arterton).Siamo nella Persia del VI secolo. Ma siamo più che mai nel XX, anzi nel XXI secolo. Questo atteso blockbuster è tratto da un videogame storico, nato nel 1989, che conta tredici edizioni. La produzione del film è di Jerry Bruckheimer, il papà della saga Pirati dei Caraibi. La cifra del film è la stessa: è epico, spettacolare, magniloquente, fracassone e con un tocco di ironia. Come nei battibecchi tra i due protagonisti, che hanno un rapporto di amore-odio come nelle commedie a tema “guerra dei sessi” degli anni Quaranta. Non a caso il regista è Mike Newell, che, prima di Harry Potter e il calice di fuoco, aveva diretto Quattro matrimoni e un funerale. Come nei film di Jack Sparrow, che nascevano da un’attrazione di Disneyland, anche qui si è voluto prendere lo spunto dal gioco per costruire una storia nuova. E condirla con effetti speciali, come magiche sabbie create al computer che avvolgono luoghi (si è girato in Marocco) e personaggi capaci di fare salti alla Matrix. In fondo, siamo nella Persia del passato, ma anche in un videogame.

Regia: Mike Newell
Interpreti: Jake Gyllenhaal, Gemma Arterton, Ben Kingsley, Alfred Molina
Trama: Un principe e una principessa combattono contro forze oscure per proteggere un antico pugna-le in grado di liberare le “sabbie del tempo”: un dono degli dèi capace di cambiare il corso del tempo e far dominare il mondo a chi le possiede.
Online: www.disney.com/princeofpersia

La scheda è pubblicata su Best Movie di maggio a pag.80