Prima svolta nel processo tra Johnny Depp e Amber Heard: in attesa della testimonianza dell’attrice prevista nei prossimi giorni, il giudice Penny Azcarate ha respinto la richiesta degli avvocati della Heard.

Il team legale chiamato a difendere l’ex moglie di Johnny Depp dall’accusa di diffamazione, aveva inoltrato infatti una mozione per dismettere l’intero processo già in questa fase: per la togata, però, gli avvocati della star hanno presentato abbastanza prove per permettere lo svolgimento del processo.  

La loro richiesta era largamente attesa: quasi una formalità, dopo che l’accusa ha concluso di dibattere il caso per la propria parte, così come era stato previsto il rifiuto del giudice. D’altronde, è la stessa persona che ha rigettato la stessa mozione ad agosto 2021. Nel dibattere la richiesta di fronte alla Azcarate e senza la giuria, riporta Deadline, i legali di Amber Heard ha puntato tutto sull’assicurare i diritti di ricorso alla difesa qualora si rendesse necessario.

«Se c’è anche una sola scintilla di prove che un giurato ragionevole potrebbe soppesare, allora il processo sopravvive ad una mozione di questo tipo» le parole del giudice riportate dalla fonte. In un video dal tribunale della contea di Fairfax, si vede Johnny Depp abbracciare il suo avvocato dopo l’annuncio della prima parziale vittoria al processo. Potete vederlo QUI.

Si va avanti, quindi: nei prossimi giorni toccherà ad Amber Heard prendere la sbarra e testimoniare per difendersi dall’accusa di diffamazione, di aver causato danni economici e di immagine a Johnny Depp con la sua lettera al Washington Post in cui si dichiarava vittima di abusi domestici. Una vicenda che nel corso del processo è costata all’attore 40 milioni di dollari, secondo quanto testimoniato dal contabile forense Michael Spindler.

Amber Heard, nel frattempo, sta correndo ai ripari: nei giorni scorsi è emersa la notizia che la star di Aquaman ha licenziato il suo team di pubbliche relazioni, stanca che la narrativa del processo la stia mettendo sotto una cattiva luce e sulle prime pagine dei giornali con “cattivi titoli“. Spetterà a lei, ora, cambiare le carte in tavola.

Foto: Getty Images

Fonte: Deadline