Quando si pensa a Pulp Fiction una delle scene che subito saltano davanti gli occhi è senza dubbio quella del ballo tra John Travolta e Uma Thurman sulle note di You Never Can Tell di Chuck Berry. Una sequenza diventata a dir poco iconica, che ancora oggi è tra le più citate dal pubblico e che a lungo è stata associata ai precedenti ruoli dell’attore (precisamente Tony Manero in La febbre del sabato sera). 

Eppure non è a quel tipo di omaggio che il regista, l’amatissimo Quentin Tarantino, pensava quando ha scritto il film – anche se in effetti si tratta di un riferimento ad altri lavori cinematografici, anche piuttosto noti. I critici, infatti, negli anni hanno sostenuto diverse tesi diverse tra loro e tutte ugualmente valide: c’è chi sostiene che la scena sia una citazione a Bande à part di Jean-Luc Godard e alla sequenza in cui Arthur, Odile e Franz eseguono quello che è stato definito “il ballo di Madison”; altri ritengono invece che sia piuttosto un tributo a 8½ di Federico Fellini, soprattutto per quanto riguarda le mosse dei due protagonisti; infine alcuni fanno notare che le peculiari movenze di Vincent ricordano moltissimo quelle di Adam West nella serie tv Batman. 

Un insieme di suggestioni piuttosto diverse tra loro, dunque, ma che non stupisce affatto. I fan del cineasta sanno benissimo quanto ami il citazionismo e, soprattutto, quanto sia abile nell’inserire gli omaggi ad altri autori in modi sicuramente imprevedibili. Questo ovviamente non esclude che, in una certa misura, possa essere stato anche un piccolo tributo alla carriera di John Travolta ma, considerando anche il calibro dei registi appena citati, è assolutamente probabile che il riferimento sia soprattutto nei loro confronti. 

Fonte: Screenrant

Foto: Miramax Films

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