Avatar, perché vederlo in 3D
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Avatar, perché vederlo in 3D

Quando il cinema fa la differenza... Parola di Piero e Laura Fumagalli, amministratore unico e responsabile marketing dei Multiplex Arcadia

Avatar, perché vederlo in 3D

Quando il cinema fa la differenza... Parola di Piero e Laura Fumagalli, amministratore unico e responsabile marketing dei Multiplex Arcadia

Circa un anno fa Jeffrey Katzenberg, CEO di DreamWorks Animation, dichiarò che il 2009 sarebbe stato l’anno del cinema 3D e che il fenomeno avrebbe messo al tappeto la pirateria. Le sue previsioni sembrano essersi avverate… almeno a metà. A dodici mesi di distanza, e in pieno fenomeno Avatar, facciamo un bilancio sulla terza dimensione con due colonne del settore: Piero e Laura Fumagalli, rispettivamente amministratore unico e responsabile marketing e programmazione dei Multiplex Arcadia (catena composta da tre strutture, a Bellinzago, Melzo ed Erbusco, con gli schermi tra i più grandi d’Europa), che per il 3D hanno adottato la tecnologia Xpand… la stessa scelta da James Cameron (nella foto sotto con la moglie Suzy Amis) in persona per l’anteprima di Avatar a Los Angeles… (per scoprire le altre tecnologie 3D diffuse nei cinema italiani, leggi il nostro speciale 3D: dal cinema al salotto)

BEST MOVIE: Perché avete optato per l’Xpand?
PIERO FUMAGALLI:
«Si tratta di una tecnologia che sfrutta occhialini attivi (leggi il nostro speciale 3D: dal cinema al salotto, ndr) e pertanto non necessita l’installazione di silver screen (schermi argentati, ndr) e ci permette maggiore flessibilità nella gestione delle sale. Adottare uno schermo apposito, infatti vincolerebbe la sala solo alle proiezioni 3D. Inoltre è una delle tecnologie più all’avanguardia ed è quella che garantisce la fruizione migliore. Non è un caso che James Cameron l’abbia scelta per l’anteprima del suo Avatar…».

BM: Qual è secondo voi il segreto del successo di Avatar?
LAURA FUMAGALLI: «Ha tutti gli ingredienti giusti. Dalla maestosità delle immagini alla tecnologia innovativa. Inoltre è un film adatto a un pubblico assolutamente eterogeneo. La gente ama Avatar. Alle nostre proiezioni c’è sempre un applauso. Non accadeva dai tempi di Titanic… La gente lo vede più di una volta. Per le proiezioni nella nostra sala Energia arrivano gruppi da tutta l’Italia…».
BM: Qual è secondo voi il miglior film 3D fino a questo momento?
PIERO FUMAGALLI: «Sicuramente Avatar, non c’è dubbio… Contrariamente ad altre pellicole, qui il regista ha cercato la profonditàò ed è riuscito a coinvolgere gli spettatori all’interno della scena. Il pubblico fa un vero viaggio su Pandora… Per questo la prima scelta del pubblico è sempre la sala 3D. Chi riesce a vederlo in 2D, torna al cinema per il bis tridimensionale…».

BM: Un successo così grande rischia di fagocitare le prossime uscite 3D, come ad esempio Alice nel paese delle meraviglie?
LAURA FUMAGALLI: «Per il film di Tim Burton c’è sicuramente molta attesa e al momento non ci sono cumunicazioni su un possibile slittamento. D’altra parte è anche vero che Alice nel paese delle meraviglie uscirà (il 3 marzo, ndr) praticamente in contemporanea con il resto del mondo anche in Italia, mentre Avatar è stato preceduto dalla fama (nel Bel Paese la pellicola è arrivata quasi un mese dopo il debutto americano, ndr)… Tuttavia, sia Cameron che Burton sono registi molto amati ed esperti… ognuno ha il suo pubblico…».
BM: Fenomeni come Avatar, dunque, danno ragione a Jeffrey Katzenberg, CEO di DreamWorks Animation, che un anno fa annunciò che il 3D al cinema sarebbe stata l’arma numero 1 contro la pirateria?
PIERO FUMAGALLI: «In realtà, dopo le meraviglie per l’home entertainmente che sono state mostrate al CES di Las Vegas, questa affermazione andrebbe ridimensionata. L’unica vera arma che il cinema ha contro la pirateria al momento è proprio la meraviglia dello spettacolo cinematografico, che si conserva intatta dalla nascita. L’emozione di vedere un film in una sala buia con decine di altri spettatori che provano le stesse cose è impagabile. Certamente rendere la sala un ambiente unico per un’esperienza irripetibile è fondamentale, ed è l’obiettivo che noi perseguiamo da anni con i nostri cinema con sale e schermi giganti e poltrone comodissime…».









James Cameron e la moglie Suzy Amis all’anteprima di Avatar a Los Angeles, in una sala attrezzata con tecnologia 3D Xpand

Piero Fumagalli, amministratore unico Multiplex Arcadia

Laura Fumagalli, responsabile marketing e programmazione Multiplex Arcadia

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