Samuel L. Jackson in una recente intervista è tornato a parlare della sua lunga carriera e del suo rapporto con Quentin Tarantino. Per l’occasione, l’attore ha inoltre espresso qualche osservazione sull’ultimo film del regista, l’apprezzato C’era una volta a… Hollywood.
In particolare Jackson non ha potuto fare a meno di notare come il film sia stato caratterizzato da una marcata mancanza di diversità nel cast. Una situazione che gli avrebbe riportato alla mente l’esperienza vissuta sul set di Quei bravi ragazzi (1990) di Martin Scorsese, un’altra produzione che ha visto tra le sue fila pochissimi attori afroamericani. L’amato attore ha così affrontato la questione ricordando il capolavoro con Robert De Niro:
Quando ho visto C’era una volta a… Hollywood, voglio dire, quante persone di colore ci sono in quel film? Forse tre. Era come guardare Quei bravi ragazzi. Quando ho recitato in Quei bravi ragazzi, eravamo tipo io e giusto qualcun altro.
Quando gli è stato domandato se avesse mai parlato della questione con lo stesso Tarantino, l’attore ha prontamente controbattuto:
No. L’ho visto solo una volta da quando è uscito il film ed è stato alla cerimonia per il mio Oscar. Quella è stata l’unica volta che l’ho visto da allora, e quella sera non avrei certo parlato di C’era una volta a… Hollywood.
Dal canto suo, Samuel L. Jackson è tra gli attori nello star system hollywoodiano che possono fregiarsi di una longeva collaborazione con il leggendario regista, avendo preso parte, tra gli altri, ad alcuni dei suoi film più apprezzati, a partire da Pulp Fiction (1994), per poi tornare in Jackie Brown (1997), Django Unchained (2012) e The Hateful Eight (2015).
Non è tuttavia la prima volta che il i film di Quentin Tarantino vengono criticati per la mancanza di diversità del cast, anche se le rimostranze dell’attore potrebbero essere semplicemente legate ad una prospettiva sul panorama cinematografico differente rispetto a quella del regista.
Ad ora non sono emerse conferme sul coinvolgimento di Samuel L. Jackson nel prossimo e probabilmente ultimo film di Tarantino, The Movie Critic. Il regista ha confermato che questo sarà ambientato nella Los Angeles del 1977, anno che ha segnato la storia del cinema con l’esordio di film del calibro del primo indimenticabile capitolo della saga di Star Wars e Incontri ravvicinati del terzo tipo.
Tale contesto ha visto l’avvio della carriera dei migliori giovani registi della Nuova Hollywood, tra i quali spiccavano Martin Scorsese, Steven Spielberg, George Lucas, Francis Ford Coppola e Brian De Palma. Come più volte da lui stesso ribadito, quel periodo ha segnato l’immaginario cinematografico del filmmaker allora adolescente. Non stupirebbe quindi se The Movie Critic si rivelasse – come e più delle altre opere del regista – come una vera e propria lettera d’amore verso la Hollywood di fine anni ’70.
Cosa ne pensate delle parole di Samuel L. Jackson? Fatecelo sapere nei commenti!
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Foto: Arturo Holmes / Max Mumby/Indigo / Getty Images
Fonte: CBR
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