Nonostante le sue parole di difesa sul caso Uma Thurman, Quentin Tarantino continua a essere bersagliato da critiche, stavolta, per una vecchia intervista con Howard Stern rispuntata online.

Risalente al 2003, qui sentiamo l’autore difendere Roman Polanski, che nel 1977, era stato arrestato per stupro, perversione, sodomia e atti lascivi nei confronti di una ragazzina che aveva meno di 14 anni. L’autore, poi, abbandonò gli States dichiarandosi colpevole di sesso con minorenne.

«Non ha stuprato una 13enne», ha dichiarato Quentin durante il programma, «Si tratta di stupro statutario. Non è la stessa cosa. Lui ha fatto sesso con una minorenne. Non è stupro. Per me, quando usi la parola stupro, stai parlando di qualcosa di violento, è uno dei crimini più violenti del mondo. Buttare la parola “stupro” è un po’ come buttare la parola “razzista” in giro. Non si applica a tutto. Lui era colpevole di aver fatto sesso con una minorenne».

Il co-presentatore dello show Robin Quivers, però, interrompe Tarantino, spiegando che la cosa non era consensuale, al che Quentin ha replicato: «No, non è vero. Lei lo voleva, ed è uscita con Roman». Quivers risponde nuovamente: «Ma aveva 13 anni!», e Tarantino: «E comunque, stiamo parlando della moralità dell’America, non di quella europea e tutto il resto».

A intervenire, allora, è lo stesso Stern: «Aspetta un minuto. Se tu fai sesso con una ragazza di 13 anni e sei un uomo adulto, lo sai che è una cosa sbagliata». La risposta dell’autore: «Guarda, lei ci stava, lo ha detto lei stessa, “No, lui non mi ha fatto nulla, era solo perché avevo 13 anni”». Secondo Quentin, infatti, la cosa è che semplicemente «a Roman piacciono le ragazze», ma per Quivers, non si tratta di ragazze, bensì di «bebè».

Infine, Tarantino ha ammesso che lui stesso avrebbe picchiato Polanski se la bambina di 13 anni fosse stata sua figlia, continuando però con la sua difesa fino all’ultimo: «Lei non era contraria. Ci stava a fare baldoria con Roman».

Insomma, voi che ne pensate in proposito?

Fonte: Variety

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