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Quentin Tarantino irrompe sul caso Alec Baldwin: «Anche lui è responsabile»

Secondo il regista, il collega non è del tutto esente da colpe nella vicenda che ha portato alla morte di Halyna Hutchins

Quentin Tarantino irrompe sul caso Alec Baldwin: «Anche lui è responsabile»

Secondo il regista, il collega non è del tutto esente da colpe nella vicenda che ha portato alla morte di Halyna Hutchins

primi piani quentin tarantino e alec baldwin

L’intervista di Quentin Tarantino con Bill Maher sta offrendo diversi spunti di discussione. Oltre ad aver puntato il dito contro Toy Story 4, il regista di Pulp Fiction ha parlato anche del controverso caso legato ad Alec Baldwin, che sul set di Rust nel 2021 ha accidentalmente sparato e ucciso la direttrice della fotografia Halyna Hutchins, impugnando una pistola carica con veri proiettili.

Per la vicenda è stata disposta l’archiviazione del processo per omicidio colposo nei confronti dell’attore e regista: la giudice Mary Marlowe Sommer ha deciso di accettare la richiesta dei legali difensori perché lo Stato del New Mexico – nelle persone dei pubblici ministeri – avrebbe trattenuto e occultato alcune prove favorevoli allo stesso attore. Di contro, l’armiera Hannah Gutierrez-Reed è stata condannata a 18 mesi di carcere per omicidio colposo involontario: nei confronti della donna pendeva anche l’accusa di manomissione delle prove, ma per questo reato è stata invece giudicata non colpevole.

Su tutto questo Quentin Tarantino ha voluto dire la sua, parlando al Club Random podcast. Il conduttore gli ha chiesto come potesse essere possibile che Alec Baldwin fosse responsabile della vicenda, non sapendo che gli era stata messa in mano una pistola carica. Per il regista, però, un certo grado di colpa c’è: «Penso di essere onesto abbastanza da dire che l’armiere, che gli ha messo la pistola in mano, è responsabile al 90% di quello che è successo. Ma l’attore ha il 10% di responsabilità. È una pistola, sei partner nella responsabilità per un certo grado».

Il motivo lo spiega subito dopo: «Ci sono degli step da fare, li si affronta con diligenza. Se lo si fa, allora dovresti sapere meglio come vanno le cose». Quentin Tarantino ha spiegato che tra questi passaggi c’è anche assicurarsi che la canna della pistola sia libera e che vengano mostrate le cartucce a salve utilizzate per la scena. Se un attore è consapevole di avere tre proiettili “caldi” e sta per girare la scena, se uno di questi non esplode allora spetta a lui fermare tutto e segnalare la questione.

A Tarantino è stato chiesto anche se tutto questo non si potesse evitare con del lavoro in post-produzione, come fatto per esempio di recente sul set de Il Corvo con Bill Skarsgard: «Si possono aggiungere erezioni in digitale nei porno, ma chi vuole guardarli poi? È eccitante sparare colpi a salve e vedere il vero fuoco arancione e non doverlo aggiungere». Un parere che, sicuramente, farà discutere.

Foto: Getty (Matt Winkelmeyer/FilmMagic)

Fonte: THR

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