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Quentin Tarantino, le anatre e Steven Spielberg: il regista di Pulp Fiction svela l’incredibile aneddoto

Il regista di Pulp Fiction ha raccontato la particolare storia dietro la battuta di caccia intrapresa insieme a Steven Spielberg, John Milius e Robert Zemeckis

Quentin Tarantino, le anatre e Steven Spielberg: il regista di Pulp Fiction svela l’incredibile aneddoto

Il regista di Pulp Fiction ha raccontato la particolare storia dietro la battuta di caccia intrapresa insieme a Steven Spielberg, John Milius e Robert Zemeckis

quentin tarantino

Con la sua folgorante ascesa avvenuta nei primi anni ’90, Quentin Tarantino è presto diventato un habitué della notte degli Oscar.

Come sappiamo, il primo successo del leggendario regista è arrivato nel 1995 con il premio alla Miglior sceneggiatura originale per Pulp Fiction, una vittoria che in qualche modo fu predetta con larghissimo anticipo da Steven Spielberg, uno degli idoli indiscussi dello stesso Tarantino.

I due sono legati da una profonda amicizia e, nel corso della sua ultima comparsata al The Howard Stern Show, il regista di origini italiane ha raccontato un divertente aneddoto risalente al 1994, quando venne invitato dallo stesso Spielberg ad una battuta di caccia all’anatra alla quale sarebbero inoltre stati presenti John Milius e Robert Zemeckis. Come ricorda Tarantino, l’invito di Spielberg, oltre che per la stima nei suoi confronti, fu dettato anche da altre intenzioni riguardanti i successivi premi Oscar:

«Steven mi disse ‘Tu e Bob Zemeckis sarete in competizione tra voi per tutto il resto dell’anno quindi, prima che inizi la stagione dei premi, sarebbe bello poter fare qualcosa insieme’. […] È stato molto bello in effetti. Del resto cosa si può voler di più dalla vita che andare a caccia di anatre con lo sceneggiatore di Apocalypse Now (Milius, ndr.)? Ben poco, credimi».

Per un appassionato di cinema come Tarantino fu un vero e proprio sogno trovarsi in una situazione del genere e, nel corso della giornata, ebbe un’altra indimenticabile conversazione con Spielberg, il quale gli svelò le sue previsioni sui vincitori dei premi Oscar. Pronostici rivelatisi poi tutti esatti:

«Steven si esprimeva sempre in modo molto pragmatico. Stavamo camminando per una foresta o qualcosa del genere e lui è proprio davanti a me, e io lo seguo a mia volta. Ad un certo punto si gira e mi dice: ‘Ecco cosa succederà agli Oscar‘ e in quel momento non erano ancora uscite le nomination» – racconta Tarantino – «Non credo che vincerai l’Oscar. Penso che sarà Bob a vincere il premio per il Miglior Film. Penso inoltre che sarà sempre lui a vincere il premio per il Miglior Regista, in effetti ne sono abbastanza certo. Penso però che tu vincerai per la Miglior sceneggiatura originale.’ E poi si ferma, si gira e mi fissa dicendomi: ‘Al tuo secondo film, piccolo uomo d’oro…non male’».

Il resto è storia. Nonostante la moltitudine di nomination ricevute da Pulp Fiction, gli Oscar del 1995 videro il trionfo di Robert Zemeckis con Forrest Gump. Tarantino poté tuttavia consolarsi con il premio per la Miglior sceneggiatura originale, al quale seguì poi la strabiliante carriera che tutti ben conosciamo.

Foto: Franco Origlia / Getty Images

Fonte: CinemaBlend

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