Ieri vi abbiamo mostrato le foto di un Quentin Tarantino alla guida di una manifestazione newyorchese contro la violenza e l’abuso di potere da parte della polizia. Evidentemente, però, le forze dell’ordine non l’hanno affatto presa bene (l’autore usò il termine «assassini»), essendosi mobilitate per invitare tutti gli abitanti della città a boicottare le pellicole del cineasta.
Proprio pochi giorni prima del corteo, infatti, un poliziotto è rimasto ucciso a Harlem mentre tentava di sedare una violenta rissa tra due bande di malviventi. Per questo, agli agenti è parso decisamente fuori luogo programmare la protesta durante quelle tragiche ore per il dipartimento.
Dichiara Patrick Lynch, presidente della Patrolmen’s Benevolent Association: «Non è una sorpresa che qualcuno che si guadagna da vivere glorificando la violenza e la criminalità sia anch’esso uno che odia la polizia. Gli ufficiali che Tarantino definisce “assassini” non vivono in una delle sue depravate fantasie da grande schermo, loro rischiano e talvolta sacrificano la propria vita per proteggere la comunità dai veri crimini. I newyorchesi devono mandare un messaggio a questo portatore di degenerazione per dirgli che non ha il diritto di venire nella nostra città per spacciarci il suo calunnioso “Cop Fiction”».
Prosegue Shauntel Abrams, parente del poliziotto ucciso: «Credo sia stato irrispettoso. Tutti si scordano che dietro l’uniforme c’è una persona». Come reagiranno gli abitanti della Grande Mela? Lo scopriremo il 25 dicembre, quando l’ultimo film di Tarantino, The Hateful Eight, arriverà finalmente nelle sale statunitensi.
Fonte: NYP
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