Quentin Tarantino svela il film che lo terrorizza di più in assoluto. E no, non è Bambi
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Quentin Tarantino svela il film che lo terrorizza di più in assoluto. E no, non è Bambi

Il Maestro stupisce ancora con una risposta totalmente inaspettata

Quentin Tarantino svela il film che lo terrorizza di più in assoluto. E no, non è Bambi

Il Maestro stupisce ancora con una risposta totalmente inaspettata

quentin tarantino

Quentin Tarantino è tornato a parlare nuovamente dei suoi film preferiti e questa volta ha svelato qual è l’unico film che non riesce a guardare.

Nel corso della sua ultima partecipazione al podcast Unspooled al fianco di Roger Avary per promuovere il suo atteso nuovo podcast personale intitolato The Video Archives Podcast, il regista di origine italiana ha parlato del rapporto d’affetto che lo lega a due particolari pellicole, ovvero I tre moschettieri (1973) e Milady – I quattro moschettieri (1974), entrambi girati da Richard Lester.

I film di Lester dedicati ai personaggi creati da Alexandre Dumas erano tra le commedie d’azione più popolari del loro tempo, e le performance di Oliver Reed e Faye Dunaway hanno finito per far breccia nel cuore di Tarantino. Questi film tuttavia sembrano anche i responsabili di una delle sue poche paure nel cinema: guardare il loro sequel arrivato a quasi vent’anni di distanza, ovvero Il ritorno dei tre moschettieri del 1989.

«Ho sempre avuto paura di vedere quel film…questo è in realtà uno dei pochi film sul pianeta Terra che ho paura di vedere, perché amo così tanto i primi due che il sequel mi sembra una forzatura per riunire tutti quanti loro sullo schermo…l’unica ragione per cui ho paura è per la grande stima che ho per questi particolari film».

Inoltre Tarantino è fermamente convinto che I tre moschettieri e Milady – I quattro moschettieri dovrebbero essere visti come un unico film, così come era nelle intenzioni originario dei registi e del cast, prima che i produttori non cambiassero idea. I due film sono stati girati come un progetto unico e solo in seguito sono stati divisi in due pellicole differenti, operazione che venne replicata dallo stesso Tarantino circa trent’anni dopo con Kill Bill Vol. 1 e Kill Bill Vol. 2.

Il regista ha poi spiegato come il vero fascino dei film risiedesse – pur trattandosi alla fine di un adattamento fedele della trama di quel libro (e probabilmente l’unico adattamento in lingua inglese a vantare questa impresa) – nel suo peculiare tono da commedia e dalla messa in scena molto particolare di Lester:

«È un grandissimo pezzo d’autore…racconta la storia che è nel libro, ma propone un suo punto di vista molto peculiare su questa, che non è necessariamente il punto di vista di Dumas, infatti lo vediamo prendere per il culo di questi personaggi. Ma credo che questo sia conseguenza del tipico cinismo degli anni ’70…Lester mostra costantemente come sia i moschettieri che le guardie di Richelieu siano sciocchi, marionette che danzano al ritmo di una persona malvagia o di un buffone completamente inefficace».

Cosa ne pensate delle parole di Quentin Tarantino? Fatecelo sapere nei commenti!

Foto: Samir Hussein / GettyImages

Fonte: DenOfGeek

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