Quentin Tarantino è senza dubbio uno dei più rinomati ed competenti cinefili del panorama internazionale, nel tempo tuttavia ha dimostrato di essere anche un grandissimo esperto di serie televisive, un format che, al pari del cinema, ha avuto un notevole impatto sulla sua vita.
Come ribadito più volte nel corso della sua carriera queste hanno esercitato una enorme influenza sulla generazione degli anni ’70, il decennio che ha visto l’affermazione definitiva del format nella sua forma più classica. Non è quindi un mistero che nella filmografia del regista abbondino i riferimenti ad alcuni celebri show televisivi del passato. Ma quali sono state le produzioni che hanno colpito maggiormente l’immaginazione del regista?
Sfoggiando la sua conoscenza enciclopedia, Tarantino ha deciso di ripercorrere le tappe fondamentali del suo amore per la serialità televisiva, raccogliendo in una lista quelle che, a suo modo di vedere, sono le 10 serie TV migliori di sempre.
Una lista che non può non partire dal genere western. Il primo pensiero di Tarantino vola infatti a Gunsmoke (1955 -1975), una serie particolarmente longeva che vede James Harness nei panni del tutore della legge Marshall Matt Dillon, impegnato a mantenere l’ordine a Dodge City.
Lo show è stato citato più volte nelle opere del regista al pari di Bonanza (1959-1973), altra iconica serie western che a differenza della prima rimane maggiormente focalizzata sulle dinamiche familiari e sociali degli anni precedenti alla guerra civile americana. Entrambe le serie rimangono ad oggi tra le maggiori ispirazioni del regista dietro la realizzazione di The Hateful Eight.
Le suggestioni western continuano poi con Lancer (1968-1970), ampiamente citata in C’era una volta a Hollywood e Kung Fu (1972-1975), la quale porta per la prima volta sullo schermo la commistione tra western e arti marziali. Questa vede come protagonista David Carradine nel ruolo di un monaco shaolin impegnato nella ricerca del fratello lungo la frontiera americana. La serie verrà ampiamente omaggiata in Kill Bill, nel quale è presente lo stesso Carradine nel ruolo del famigerato Bill.
Lasciando da parte la frontiera passiamo allo show on the road Dove vai Bronson? (1969-1970). Questo mette in scena le caratteristiche del road movie immergendolo nella controcultura degli anni ’60, e vede il protagonista Michael Parks intraprendere un viaggio solitario in moto rappresentandolo come una sorta di cowboy moderno. C’è poi spazio anche per una serie animata come Speed Racer (1967-1968), il celebre ed acclamato anime che ha sdoganato l’animazione giapponese verso il pubblico statunitense.
Arrivando ai giorni nostri, Quentin Tarantino cita tra le sue serie preferite un must della sit-com come How I Met Your Mother (2005-2014) – la quale non ha certo bisogno di presentazioni – e cita The Newsroom (2012-2014), drama dai toni politici che mette in mostra le dinamiche dietro le quinte del giornalismo televisivo.
Tra le serie più recenti Tarantino tesse inoltre le lodi di Billions (2016), show incentrato sul mondo dei miliardari contemporanei che mette in scena la rivalità tra il procuratore distrettuale Chuck Rhoades (con il volto di un ottimo Paul Giamatti) e il manager ‘ombra’ Bobby Axelrod interpretato da un insidioso Damian Lewis. Il regista chiude la lista citando La regina degli scacchi, una delle miniserie più acclamate del 2020. Lo show Netflix racconta la storia di una prodigiosa giovane campionessa degli scacchi interpretata da Anya Taylor-Joy, impegnata inoltre ad affrontare i suoi problemi di salute mentale.
La lista di Quentin Tarantino è decisamente variegata e unisce grandi classici del passato a instant-cult odierni già entrati nell’immaginario popolare, uno spettro decisamente ampio che dimostra ancora una volta la conoscenza enciclopedica del regista.
Cosa ne pensate della lista stilata dall’iconico regista? Fatecelo sapere nei commenti!
Foto: Max Mumby/Indigo / GettyImages
Fonte: Collider
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