Il genere sportivo ha spesso celebrato storie di riscatto e determinazione, con la saga di Rocky di Sylvester Stallone che rappresenta uno degli esempi più iconici: ill viaggio di Rocky Balboa, pugile di umili origini che sfida avversari formidabili come Apollo Creed e Ivan Drago, è diventato un punto di riferimento per le narrazioni sul pugilato. La sua eredità si è poi estesa alla saga di Creed, con Adonis, figlio di Apollo, che trova la sua strada nel mondo della boxe. Tuttavia, una nuova serie tv disponibile su Disney+, A Thousand Blows, porta la narrazione pugilistica in una direzione diversa, introducendo un contesto più sfaccettato e una forte critica sociale.
Ambientata nella Londra del 1880, la serie racconta la storia di Hezekiah Moscow, un giovane giamaicano che, insieme al suo migliore amico Alec, arriva nell’East End con l’intento di guadagnarsi da vivere combattendo nei circuiti di boxe clandestina. Mentre il loro talento li spinge verso gli ambienti più esclusivi del West End, il vero obiettivo di Hezekiah va oltre il successo sportivo: vuole combattere il razzismo e sfidare il sistema coloniale britannico che opprime il suo popolo.
Se Rocky si concentrava principalmente sulla crescita personale del protagonista, A Thousand Blows introduce un elemento più politico e sociale: Hezekiah non lotta solo per la gloria o per dimostrare il proprio valore, ma per rappresentare un’intera comunità oppressa. Cresciuto in un contesto segnato dalla violenza coloniale, il protagonista non vuole solo vincere incontri di pugilato, ma dimostrare che i giamaicani possono essere riconosciuti come campioni anche in un mondo dominato dai bianchi.
Lungo il percorso, Hezekiah e Alec sviluppano un rapporto simile a quello tra Rocky e Apollo, con il primo che incarna lo spirito dell’outsider determinato a farsi strada e il secondo che lo aiuta ad affinare le sue capacità e a navigare in un mondo ostile. Tuttavia, la loro ascesa è costellata da ostacoli, non solo all’interno del ring ma anche nella società che li circonda.
Un altro elemento che distingue la serie tv dalla saga di Rocky è il personaggio di Mary Carr: se Adrian era il cuore emotivo della vita di Rocky, Mary rappresenta una figura molto più ambigua per Hezekiah. Inizialmente sembra volerlo aiutare, ma ben presto emerge il suo vero scopo: coinvolgerlo in attività criminali che lo porteranno a trovarsi in una situazione pericolosa. Il suo rapporto con la banda delle Forty Elephants, un gruppo di ladre realmente esistito nella Londra dell’epoca, la rende un personaggio più complesso e imprevedibile rispetto all’Adrian della saga di Stallone.
La sua ambizione e il desiderio di accumulare potere la portano a prendere decisioni che hanno conseguenze devastanti, tra cui la morte di Alec. Questo evento segna profondamente Hezekiah, facendolo sprofondare in un vortice di rabbia e disperazione simile a quello che Rocky vive dopo la perdita di Apollo Creed in Rocky IV. Tuttavia, mentre Rocky cerca di superare il lutto con il combattimento, Hezekiah si trova coinvolto in un intrigo più ampio che lo costringe a confrontarsi non solo con i suoi demoni interiori, ma anche con il mondo del crimine organizzato londinese.
La prima stagione di A Thousand Blows si conclude con un cliffhanger che lascia intuire una seconda stagione ancora più intensa. Dopo la morte di Alec, Hezekiah è determinato a ottenere vendetta, ma il suo cammino è pieno di insidie: il mondo della boxe, corrotto e intriso di interessi politici, potrebbe rivelarsi ancora più pericoloso di quanto immaginasse.
Con una narrazione che mescola sport, politica e criminalità, A Thousand Blows si distingue come un prodotto innovativo nel panorama delle serie televisive. Se Rocky ha reso iconica la figura del pugile come simbolo di determinazione e riscatto personale, la serie tv porta questa idea a un livello successivo, esplorando il pugilato come strumento di resistenza contro l’oppressione.
Tutti e sei gli episodi della prima stagione sono disponibili su Disney+.
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