Nel corso dei suoi oltre trent’anni di storia, I Simpson hanno affrontato praticamente ogni genere narrativo, spaziando dalla satira sociale all’avventura, dalla parodia all’horror. Sebbene la serie sia nota soprattutto per il suo umorismo pungente e le sue battute irriverenti, non sono mancati momenti inquietanti, in particolare negli episodi di Halloween della serie di episodi speciali La paura fa novanta. È in queste occasioni che vediamo i personaggi subire le sorti più macabre, come essere scorticati vivi o divorati da insegnanti cannibali. Tuttavia, tra tutte le scene horror ideate negli anni, ce n’è una che ha spaventato persino il creatore della serie, Matt Groening.
Nel commento del DVD, Groening ha ammesso di essersi sentito «realmente spaventato» da una scena presente nell’ottavo speciale di Halloween, andato in onda nella nona stagione. Il momento in questione mostra un censore della Fox pugnalato ripetutamente fino alla morte. Una sequenza così violenta da creare discussioni persino tra gli stessi censori del network.
Mike Scully, showrunner della serie all’epoca, ha raccontato che ottenere l’approvazione per quella scena non fu semplice. I responsabili della censura non avevano problemi con l’idea di uccidere un censore fittizio, ma trovarono la rappresentazione eccessivamente cruda. Secondo Scully, le discussioni si concentrarono soprattutto sulle dimensioni dell’arma: inizialmente era un piccolo pugnale, ma fu trasformato in una spada più lunga, con l’idea che una lama più grande rendesse la violenza meno brutale. Scully ha spiegato che i censori la ritenevano «un po’ sanguinosa o violenta», aggiungendo che «c’erano molte discussioni sulla dimensione della spada» e su quale fosse il confine tra il comico e l’orribile.
Il regista dell’episodio, Mark Kirkland, ha aggiunto che la censura inizialmente trovava il pugnale troppo macabro, motivo per cui fu cambiato. «Ricordo che, inizialmente, era un pugnale. Ma i censori protestarono perché era troppo cruento», ha dichiarato Kirkland. Il ragionamento, seppur curioso, aveva una sua logica: uccidere con un coltello implica un contatto ravvicinato e cruento, mentre una spada permette maggiore distanza, attenuando l’impatto visivo della violenza.
Con il passare degli anni, I Simpson ha ampliato ulteriormente i limiti della violenza, specialmente dopo l’acquisizione della serie da parte della Disney nel 2019. Contrariamente alle preoccupazioni iniziali dei fan, il cambiamento non ha reso lo show più edulcorato, anzi. Negli speciali di Halloween recenti si sono viste scene di brutalità esplicita, come quella ispirata a Seven, in cui diversi personaggi vengono assassinati in modi spietati.
Anche prima del passaggio a Disney, la serie aveva momenti piuttosto crudi. Un esempio è l’omaggio a Riccioli d’oro nella dodicesima stagione, dove un personaggio viene sbranato da tre orsi. La scena non mostra direttamente l’atto, ma lascia intuire l’orrore attraverso urla strazianti e una pozza di sangue che filtra da sotto una porta.
Se oggi I Simpson non scioccano più come un tempo, è anche perché altre serie animate hanno alzato l’asticella della violenza e della provocazione. Con show come I Griffin che scherzano su argomenti estremi, persino un censore pugnalato a morte sembra ormai una scena innocua rispetto alle trovate più recenti.
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Fonte: SlashFilm