Se pensate che il vostro coinquilino sia “solo” una persona da cui condividere spese e momenti di vita quotidiana, questa serie Netflix vi farà cambiare prospettiva: Worst Roommate Ever ha sconvolto gli spettatori sin dall’uscita, facendo riflettere su quanto conosciamo davvero chi vive sotto il nostro stesso tetto.
L’inquietante show antologico true crime, rilasciato su Netflix il 1° febbraio 2022, esplora in profondità storie reali di persone che hanno vissuto esperienze traumatiche con i loro coinquilini. Ogni episodio racconta una vicenda differente, incentrata su “compagni di casa” che, inizialmente considerati innocui o innocenti, si sono rivelati criminali o pericolosi. Non solo si concentra sulle esperienze di persone che sono state vittime di truffe o aggressioni, ma anche sulle sfumature psicologiche di chi, per motivi oscuri, si è fatto ospitare in casa da altri con l’intento di sfruttarli o, addirittura, peggiorare la loro vita.
Uno dei casi più inquietanti esplorati nella serie è quello di Dorothea Puente, che, negli anni ’80, si guadagnò il soprannome di “affittacamere della morte”. La donna accoglieva persone anziane o disabili nella sua pensione di Sacramento, promettendo loro un posto dove vivere in cambio della gestione dei loro benefici sociali. Tuttavia, dietro questa apparente facciata di bontà si nascondeva una vera e propria assassina: dopo aver manipolato i suoi ospiti, Dorothea li uccideva e ne sotterrava i corpi nel giardino della sua casa. Il macabro piano venne poi alla luce quando un uomo scomparve misteriosamente e le indagini portarono alla macabra scoperta di ben sette corpi sepolti sotto la sua proprietà. La Puente fu dunque arrestata, portata a processo e condannata per omicidio, sebbene la sua colpevolezza sia stata oggetto di discussioni fino alla sua morte, avvenuta in carcere nel 2011.
Vi è poi la vicenda di Maribel Ramos, una veterana della guerra in Iraq che, nel 2013, scomparve misteriosamente dopo aver iniziato a convivere con un uomo di nome KC Joy. La serie rivela come il comportamento sospetto di Joy durante le indagini portò alla luce una serie di inquietanti ricerche online, tra cui quelle sulla decomposizione dei corpi. La scoperta del cadavere di Maribel in un canyon vicino ha portato all’ipotesi di omicidio, e la successiva analisi delle sue conversazioni ha rivelato che Joy aveva sviluppato un’ossessione romantica nei confronti della donna. Quando venne arrestato, confessò di aver ucciso Maribel dopo un’escalation di tensioni e delusioni emotive, ma le sue motivazioni rimangono un mistero. Joy fu poi condannato per il suo omicidio e, sebbene avesse mostrato segni di rimorso, l’ergastolo non ha mai cancellato la tragedia compiuta.
Tra gli altri casi più sconcertati c’è quello di Jamison Bachman, occupatore abusivo che ha terrorizzato i suoi coinquilini a Philadelphia. L’uomo si trasferì in una casa sotto falsa identità e, dopo aver rifiutato di pagare l’affitto, iniziò a diventare sempre più violento. La serie mette in evidenza la sua natura manipolativa, che lo portò a sfruttare la gentilezza dei suoi coinquilini per guadagnarsi un posto dove vivere senza alcuna intenzione di contribuire. Quando uno dei suoi coinquilini, Alex Miller, provò a sfrattarlo, Bachman reagì in modo estremamente violento, aggredendolo fisicamente. La serie svela anche come l’uomo, una volta sfrattato, uccise brutalmente il fratello di Miller prima di essere arrestato. Un tragico esempio che la serie prende come emblematico della pericolosità di persone che si infiltrano nella vita di altri senza scrupoli e con un piano oscuro.
Insomma, Worst Roommate Ever è un avvertimento potente sui pericoli che si possono nascondere dietro la porta di casa. Conoscete questa serie Netflix? Fatecelo sapere nei commenti!
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Fonte: Indipendent UK
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