Questi due sconvolgenti film italiani rimangono ancora oggi i più banditi in tutto il mondo
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Questi due sconvolgenti film italiani rimangono ancora oggi i più banditi in tutto il mondo

Pur molto diversi tra loro, queste due produzioni sono finite nel mirino della censura affrontando inoltre lunghe vicissitudini giudiziarie

Questi due sconvolgenti film italiani rimangono ancora oggi i più banditi in tutto il mondo

Pur molto diversi tra loro, queste due produzioni sono finite nel mirino della censura affrontando inoltre lunghe vicissitudini giudiziarie

un frame del film Cannibal Holocaust

Il cinema italiano nel tempo non ha mancato di proporre al pubblico film tanto audaci quanto efferati, arrivando a sconvolgere pubblico e critica e finendo per attirarsi antipatie persino negli ambienti della politica e del mondo ecclesiastico. L’eco di due particolari film si è tuttavia spinto per oltre i confini nazionali diventando di fatto i più censurati in tutto il globo.

Come avrete capito, stiamo parlando di Cannibal Holocaust, l’efferato cannibal movie diretto da Ruggero Deodato nel 1980, e Salò o le 120 giornate di Sodoma, scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini nel 1975, produzioni considerate a buon diritto come le più controverse della dell’intera storia della cinematografia italiana.

Il primo in particolare, considerato il film più audace e controverso del sottogenere, sconvolse il pubblico per l‘impressionante realismo delle sue sequenze più truculente e per le reali uccisioni di animali sul set. Le varie pendenze giuridiche sorte in Italia non fecero poi che ampliare la sinistra fama di Cannibal Holocaust il quale, potè approdare nei cinema italiani nel suo montaggio originale solo nel 1984 venendo vietato ai minori di 18 anni.

Ad oggi può essere considerato il film più censurato in assoluto della storia del cinema, dal momento che la proiezione venne proibita in oltre 50 paesi nel mondo, sebbene nel tempo il film abbia raggiunto la maggior parte dei mercati grazie ai supporti home video. Nel Regno Unito Cannibal Holocaust venne approvato per la distribuzione – pur con quasi 6 minuti di tagli – solo nel 2001, mentre la versione quasi integrale del film potè essere rilasciata solo nel 2011 pur con il taglio della controversa sequenza dell’uccisione del coati. In Australia è possibile vederlo – con tutti i disclaimer del caso – solo dal 2005, mentre in Nuova Zelanda ancora oggi vietato nella sua interezza.

Come Cannibal Holocaust anche Salò o le 120 giornate di Sodoma alla sua uscita suscitò reazioni violenze arrivando a subire persecuzioni giudiziarie con varie accuse. Il film di Pasolini venne banditi in diversi paesi a causa delle efferate sequenze di violenze a sfondo sessuale, tortura e omicidio. Ad oggi è ancora vietato in moltissimi mercati cinematografici, mentre in altri ha ricevuto il permesso di distribuzione a più di tre decenni di distanza.

Nel Regno Unito infatti Salò o le 120 giornate di Sodoma è stato approvato per la distribuzione solo nel 2000, mentre negli USA è riuscito ad ottenere una distribuzione limitata solo verso la fine del 1977. In Australia e Nuova Zelanda è stato invece al centro di un combattuto tiramolla che iniziò con il ban decretato nel 1976. Salò venne poi approvato per la distribuzione nelle sale solo nel 1993 previo rating 18+. In Australia questo venne poi revocato nel 1998, cosa che portò ad un nuovo ritiro della pellicola, e rilasciato nuovamente nel 2010. In Nuova Zelanda la censura venne ammorbidita nel 1997 per poi ottenere il rilascio del formato home video nel 2001.

Questi importanti atti restrittivi nei confronti dei film unitamente alla loro nutritissima lista di vicende giudiziaria lunghe svariati anni, hanno fatto di Cannibal Holocaust e Salò o le 120 giornate di Sodoma i film più censurati della storia del cinema.

Cosa ne pensate? Avete avuto modo di vedere Salò o le 120 giornate di Sodoma e Cannibal Holocaust? Fatecelo sapere nei commenti!

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Foto: United Artists Europa

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