Lo Studio Ghibli è celebre per la sua capacità di realizzare capolavori animati in grado di toccare il cuore di generazioni di spettatori: caratterizzati da un’attenzione maniacale ai dettagli visivi e narrativi, i suoi film spaziano da avventure spensierate a storie drammatiche, che affrontano temi complessi e universali. Tra i titoli più iconici troviamo La città incantata, vincitore di un Oscar, e il più recente Il ragazzo e l’airone. Lo stile unico del celebre studio giapponese è ormai inconfondibile, e ha ispirato anche molti videogiochi che, per estetica e narrazione, sembrano fatti apposta per essere adattati in film targati Ghibli.
Uno dei migliori esempi è Ori and the Blind Forest, un gioco che richiama immediatamente l’atmosfera del classico Il mio vicino Totoro. Il protagonista, Ori, è una creatura spirituale che trova una figura materna in Naru, un abitante della foresta dal carattere affettuoso e dall’aspetto rassicurante, proprio come Totoro. Naru, con il suo corpo grande e accogliente e il suo animo gentile, trasmette un senso di calore e protezione, mentre Ori si impegna a preservare l’equilibrio spirituale della foresta, minacciato da un oscuro pericolo in ascesa.
L’animazione del gioco, con il suo sapiente uso di colori vividi e ombreggiature delicate, evoca una bellezza serena che bilancia perfettamente momenti di tranquillità e tensione. Temi come l’amore, l’amicizia e il legame con la natura sono centrali in Ori and the Blind Forest, rendendolo il candidato ideale per un adattamento cinematografico firmato Studio Ghibli: un film basato su questa storia potrebbe trasformare la sua magia visiva e narrativa in una nuova perla per il grande schermo.
Ma Ori and the Blind Forest non è l’unico gioco che potrebbe diventare un fantastico film dello Studio Ghibli. Tra gli altri c’è The Last Guardian, il seguito spirituale dei classici Shadow of the Colossus e Ico. Ambientato in un universo fantastico condiviso, racconta l’avventura di un ragazzo senza nome che stringe un’amicizia speciale con Trico, una creatura a metà tra un cane e un uccello. Inizialmente, Trico rapisce il ragazzo, ma i due finiscono per diventare inseparabili, superando insieme pericoli e ostacoli.
La storia, narrata attraverso i ricordi di un uomo anziano che rivive la sua infanzia, esplora il valore dell’amicizia oltre le convenzioni, l’innocenza caratteristica di quell’età della vita e la capacità di trovare bellezza e conforto nelle differenze. Gli scenari maestosi e la profondità emotiva di The Last Guardian si allineano perfettamente con i valori centrali delle opere di Studio Ghibli, rendendolo un altro candidato straordinario per un adattamento animato.
Con titoli come questi, è evidente quanto alcuni videogiochi abbiano lo stesso potenziale visivo e narrativo dei capolavori di Ghibli. Trasformarli in film animati potrebbe amplificare il loro impatto emotivo, portando le loro storie a un pubblico ancora più vasto.
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Fonte: Collider
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