Questo cult horror è uno dei più grandi film di tutti i tempi, ma Quentin Tarantino preferisce il sequel
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Questo cult horror è uno dei più grandi film di tutti i tempi, ma Quentin Tarantino preferisce il sequel

È considerato un classico intoccabile... ma non per il regista di Pulp Fiction e Kill Bill

Questo cult horror è uno dei più grandi film di tutti i tempi, ma Quentin Tarantino preferisce il sequel

È considerato un classico intoccabile... ma non per il regista di Pulp Fiction e Kill Bill

Quentin Tarantino

Tutti i film di Hitchcock sono considerati grandi classici del cinema, ma il suo maggior successo commerciale è senza dubbio Psycho, tratto dall’omonimo romanzo del 1959 di Robert Bloch e basato sulle vicende reali del serial killer Ed Gein. Dall’opera sono stati generati tre sequel, uno spin-off, una serie televisiva, un remake e tanti altri prodotti derivati, ma gli appassionati sono concordi nel ritenere l’originale praticamente intoccabile, tanto che c’è ancora chi non ha perdonato la decisione di realizzare Psycho II vent’anni dopo. Non è dello stesso parere, però, Quentin Tarantino, che – con un’affermazione che per i puristi suonerà quasi blasfema – ha dichiarato addirittura di ritenere il sequel superiore al suo predecessore!

Certo, non è la prima volta che il regista di Pulp Fiction e Kill Bill si fa riconoscere per le sue posizioni fuori dagli schemi, che sfidano il gusto convenzionale. E questa non fa eccezione. Ospite del podcast History of Horror, Tarantino ha affermato: «Negli anni ’80, Hitchcock era considerato una sorta di divinità del cinema, perciò la sola idea di fare un sequel di un suo film era ritenuta folle. Io, però, non sono particolarmente appassionato né di Hitchcock né dello Psycho originale».

Il regista di cui invece è fan è proprio Richard Franklin, che ha realizzato Psycho II nel 1983. E non è tutto: Quentin Tarantino ha anche lodato la performance di Anthony Perkins, sostenendo che non soltanto sia migliore di quella del primo film, ma rappresenti in tutto e per tutto «una delle più grandi performance mai viste in un film horror». 

Il sequel, com’è noto, è ambientato ventidue anni dopo le vicende dell’opera originale. Dopo aver trascorso un lungo periodo in un istituto psichiatrico, Norman Bates è giudicato sano di mente e viene rilasciato, tornando a casa e al motel. Tuttavia, iniziano ad accadere fatti strani quando Norman riceve misteriose telefonate e bigliettini dalla “Madre” a casa e alla tavola calda dove lavora.

Che ne pensate? Siete d’accordo con questa ennesima “provocazione” in puro stile Quentin Tarantino?

Fonte: SlashFilm
Foto: Andreas Rentz / Getty Images 

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