Tra tutti gli eroi dei fumetti approdati sul grande schermo, Batman è sicuramente quello che può vantare la filmografia più vasta e diversificata. L’iconico vigilante della DC Comics ha infatti alle sue spalle una lunghissima tradizione di adattamenti cinematografici e televisivi, che vanno dall’omonimo serial del 1943 al recentissimo film diretto da Matt Reeves con Robert Pattinson.
La trasversalità e l’ampia mitologia che circondano il personaggio hanno poi trovato una ulteriore grande valvola di sfogo nei film d’animazione stand-alone, rilasciati a intervalli regolari da Warner Bros. a partire dal 2005, ed è proprio tra questi che possiamo trovare uno dei film più sottovalutati e al tempo stesso tra i più affascinanti e sorprendenti dedicati al Cavaliere Oscuro.
Stiamo parlando di Batman contro Jack lo Squartatore, film d’animazione basato sulla graphic novel del 1989 Gotham by Gaslight. Quest’ultimo ha di fatto dato il via alla linea di fumetti DC targati Elseworlds, che propone storie alternative al classico DC Universe, reimmaginando i protagonisti in tempi, luoghi e contesti narrativi differenti.
Come si può evincere dal titolo, la graphic novel scritta da Brian Augustyn e disegnata dal futuro papà di Hellboy Mike Mignola, proietta Batman indietro di 100 anni immaginando Bruce Wayne che intraprende la sua lotta alla criminalità nei panni di Batman nel 1880 in una Gotham City dell’era vittoriana funestata dalle efferate gesta del noto serial killer. Il film omonimo diretto da Sam Liu e prodotto da Bruce Timm, co-creatore della mitica Batman: The Animated Series, ci immerge quindi in una Gotham nel pieno della tarda rivoluzione industriale, regalando una reinterpretazione a tema dei personaggi DC che vi gravitano.
Qui vediamo infatti Batman che indossa un trench con tanto di mantella e colletto alto, col volto incorniciato da importanti basette. Lungo il film incontriamo inoltre una Poison Ivy ritratta come una danzatrice di burlesque, mentre i primi tre Robin – Dick Grayson, Jason Todd e Tim Drake – sono reinventati come degli orfani di strada che finiranno per essere dei preziosi alleati. Incontriamo inoltre Selina Kyle, a tutti gli effetti co-protagonista della storia, qui raffigurata come una cantante di nightclub e figlia di un domatore di leoni dal quale ha imparato l’abilità nell’usare la frusta. Si unirà a Batman nella caccia a Jack lo Squartatore, diventando prima confidente e poi amante di Bruce Wayne.
Batman contro Jack lo Squartatore è tuttavia molto di più di una semplice rivisitazione stilistica di una caccia all’uomo messa in atto da Bruce Wayne. In apertura vediamo infatti Bruce Wayne intento a raccontare la storia dell’omicidio dei suoi genitori e della visione dei pipistrelli al chiaro di luna, nientemeno che al padre della psicoanalisi, il Dr. Sigmund Freud.
Questa non è solo una indovinata allusione storica, ma anche una scelta creativa che riesce a sposarsi perfettamente con la genesi di Batman. Del resto per diventare il temuto vigilante Bruce Wayne ha viaggiato in tutto il mondo imparando i segreti degli esperti di criminologia e arti marziali, e non è assurdo pensare che, se la sua ricerca fosse iniziata nel 1880, allora Freud – con le sue innovative teorie – avrebbe sicuramente potuto essere uno dei suoi mentori.
Insomma, Batman contro Jack lo Squartatore è un gioiello nelle filmografia dell’amato eroe DC, regalandone una incarnazione diversa e suggestiva che testimonia ulteriormente come la figura di Batman sia tra le più trasversali e versatili della cultura pop.
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Foto: DC Comics
Fonte: Slashfilm
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