Bellissimo Aladdin, splendido Toy Story, non dimentichiamoci mai di Anastasia o Shrek… ma non di soli film Disney, Pixar e Dreamworks vive l’animazione. La storia del genere è legatissima a quella del cinema e sono tantissimi i titoli che escono dal solito seminato e che per questo magari vengono messi da parte con troppa facilità. Oggi vogliamo ricordarne uno che proprio quest’anno compie 30 anni: The Pagemaster.
Il campanello della nostalgia starà già suonando per molti di voi. Diretto da Pixote Hunt e Joe Johnston (regista di Jumanji, Jurassic Park III e del primo Captain America dell’MCU), questo film in tecnica mista aveva per protagonista il bimbo prodigio degli anni ’90, Macaulay Culkin. Qui interpretava un ragazzo molto timido e insicuro, affetto da mille paranoie e per questo isolato dal resto del gruppo. Spedito dal padre a fare una commissione, viene sorpreso da un temporale e costretto a rifugiarsi in una biblioteca che, ai suoi occhi, appare spaventosissima.
Qui, dopo una caduta, si ritrova inondato di colori e trasportato in un regno animato e popolato da libri e personaggi dei grandi classici: accompagnato da Horror, Fantasy e Avventura (doppiati rispettivamente da Frank Welker, Whoopi Goldberg e Patrick Stewart), attraversa vari “generi” fino a raggiungere l’uscita della biblioteca e incontrare il Pagemaster, il mago/bibliotecario interpretato da Christopher Llyod.
Il motivo per cui secondo noi è una delle perle dimenticate o non sufficientemente apprezzate dell’animazione è la capacità con la quale The Pagemaster ha saputo mescolare insieme letteratura e animazione in una storia avvincente e piena di grandi riferimenti: seguire il piccolo Richard Tyler mentre scappa dal mastino dei Baskerville e finisce nella casa di Dr. Jekyll e Mr. Hyde (Leonard Nimoy!), oppure vederlo salvare i suoi amici libri da Long John Silver e dai Lillipuziani, o ancora fuggire dalla pancia di un drago sfruttando la fiaba di Jack e la pianta di fagioli, non solo solo stratagemmi narrativi divertenti ma portano avanti l’idea alla base che la cultura e la conoscenza dei libri possa essa stessa rappresentare un’avventura incredibile per chi studia o legge. Un titolo, insomma, che nasconde bene il proprio intento pedagogico dietro ad una trama ricca di dettagli, di momenti d’azione alternati ad altri che possono addirittura un pelo commuovere (soprattutto nella sezione fantasy).
Prodotto da 20th Century Fox e distribuito da Warner Bros., The Pagemaster è arrivato al cinema in Italia a marzo del 1995. A fronte di un budget di 27 milioni di dollari, ne ha incassati negli Stati Uniti meno della metà ed è quindi considerabile a tutti gli effetti un pesante flop. La critica si è divisa sul giudizio, tra chi lo ha giudicato un film triste e chi una storia intelligente e originale sul mondo dei libri.
Voi cosa ne pensate? Ricordate questo titolo dimenticato dell’animazione? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.
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