In un universo come quello di Dragon Ball, dove i confini tra bene e male sono spesso sfumati, ci sono personaggi che sembrano essere nati per incarnare la malvagità in modo assoluto. Tra questi, uno spicca per la sua incredibile presenza e il suo carisma: un personaggio che, pur evolvendo nel corso degli anni, trova la sua vera forza e la sua indiscutibile grandezza nel ruolo di cattivo.
Stiamo parlando di Frieza, senza dubbio uno dei villain più iconici della storia dell’animazione, e la sua forza come antagonista risiede proprio nel fatto che non c’è mai stata davvero alcuna tentazione di trasformarlo in un eroe o di offrire una sua possibile redenzione. La sua figura è indissolubilmente legata alla sua malvagità, e questo lo rende, paradossalmente, un personaggio affascinante e profondamente interessante.
In Dragon Ball Super, purtroppo, si è tentato di sperimentare con Frieza in ruoli che lo distolgono dalla sua natura di antagonista puro. Durante la Saga della Sopravvivenza dell’Universo, infatti, Frieza si allea temporaneamente con i guerrieri Z nel contesto del Torneo del Potere. Sebbene questo sia un momento interessante per esplorare il personaggio, mettendolo a confronto con gli altri eroi, non bisogna dimenticare che questo non rappresenta una vera evoluzione positiva, quanto piuttosto un espediente per rendere la sua malvagità ancora più pungente. L’alleanza con i protagonisti, infatti, non è mai finalizzata a un riscatto, ma a confermare ulteriormente la natura corrotta e sadica di Frieza, che, pur alleandosi con i suoi nemici, non perde mai la sua essenza malvagia.
Il problema di associarlo a ruoli da “eroe” o da “compagno di lotta” è che, in un certo senso, si sminuisce il potenziale del personaggio. Frieza è e deve rimanere il cattivo per eccellenza di Dragon Ball, un essere talmente potente e arrogante da non provare mai emozioni come rabbia o frustrazione. Egli è, infatti, così privilegiato e sicuro di sé da non essere mai in grado di percepire la vera paura o il desiderio di vendetta, che caratterizzano invece la maggior parte degli altri cattivi della serie. La sua malvagità si esprime in un controllo totale sulle situazioni, che non ammette la possibilità di sconfitta, e che lo rende uno degli antagonisti più temibili di sempre.
La sua prima apparizione in Dragon Ball Z, dove diventa l’antagonista principale della Saga di Namek, lo consacra come uno dei cattivi più memorabili dell’animazione giapponese. Frieza non è solo il distruttore del Pianeta Vegeta e il principale responsabile della morte di milioni di esseri, ma è anche il personaggio che ha alzato il livello del potere all’interno della serie, introducendo l’idea che Goku e i suoi alleati dovessero raggiungere nuovi traguardi per poterlo sconfiggere. La sua figura è legata in modo indissolubile alla crescita di Goku e Vegeta, entrambi segnati dalla sua crudeltà, ma anche dalla sua presenza che definisce i limiti e le sfide da affrontare.
Frieza non è semplicemente un cattivo da combattere; è il simbolo di tutto ciò che Goku e Vegeta, seppur in modo diverso, rappresentano: il contrasto tra la pura malvagità e la lotta per la giustizia, anche quando sembra che non ci sia speranza. Ecco perché qualsiasi tentativo di “salvare” Frieza, come si è visto in Dragon Ball Super, è una forzatura che rischia di danneggiare la sua unicità. Il suo scopo, la sua essenza, non è mai stata quella di evolversi, ma piuttosto di rimanere invariato nel tempo, una costante minaccia che incarna la crudeltà assoluta.
La Saga di Black Frieza, che i fan stanno aspettando con impazienza, rappresenta la grande occasione per concludere definitivamente la sua parabola come il cattivo irriducibile che è. Nonostante il suo periodo di alleanza temporanea con i protagonisti, è evidente che Frieza non ha mai veramente cambiato la sua natura. La sua malvagità è qualcosa di tanto radicato nel suo essere che nessun arco di redenzione sarebbe credibile. La Saga di Black Frieza deve dunque consolidare il suo status di nemico invincibile, un mostro che non ha alcuna intenzione di essere “redento” o di cambiare. La sua visione dell’universo e la sua ossessione per il potere sono inarrestabili e, per quanto evoluto possa sembrare in termini di potenza, il suo spirito rimane invariato: egoista, sadico e totalmente privo di rimorsi.
Frieza è un cattivo irriducibile, e questo è ciò che lo rende così straordinario. La sua figura di nemico è insostituibile, e l’invincibilità che ha rappresentato per decenni è ciò che ha dato a Dragon Ball una delle sue battaglie più significative. Cambiarlo o cercare di farlo evolvere in una direzione diversa rischierebbe di perdere tutto ciò che lo rende unico. Ecco perché, sebbene Dragon Ball Super abbia tentato di mettere Frieza in ruoli più ambigui, la sua vera grandezza risiede nel suo ruolo di cattivo, e solo così può continuare a essere uno dei personaggi più memorabili della storia dell’animazione.
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Fonte: CBR
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