Nel corso dei suoi vent’anni di messa in onda, Grey’s Anatomy si è affermata come una delle serie drammatiche a sfondo medico più amate di sempre. Con ben 21 stagioni, ha introdotto un’ampia varietà di personaggi, sia tra i medici che tra i pazienti, alcuni dei quali sono rimasti protagonisti per lungo tempo, come Meredith Grey e Miranda Bailey. Altri, invece, hanno avuto un impatto significativo prima di uscire prematuramente di scena, come April Kepner, Lexie Grey e, in quello che si configura come il caso più ingiusto, Andrew DeLuca.
Interpretato da Giacomo Gianniotti, è stato uno dei personaggi più tormentati della serie, costretto ad affrontare un destino crudele e immeritato. Sebbene non fosse tra i volti più amati dal pubblico – in parte a causa della sua breve relazione con Meredith Grey dopo la morte di Derek Shepherd – DeLuca ha avuto un percorso narrativo ricco di sfide e ostacoli che ha saputo superare con determinazione. Tuttavia, proprio quando aveva finalmente trovato il suo posto come chirurgo di talento, la sua vita è stata tragicamente interrotta.
Uno degli aspetti più controversi della vita di DeLuca è stata, come anticipavamo, la sua relazione con Meredith Grey. Il loro legame, che sembrava più un tentativo di riempire il vuoto lasciato dalla perdita di Derek che una vera storia d’amore, ha suscitato non poche perplessità tra gli spettatori. Oltre alla notevole differenza d’età, c’era anche un forte squilibrio di potere tra i due: quando si sono messi assieme, Meredith era già un’affermata professionista, mentre DeLuca si trovava ancora nella fase di crescita della sua carriera. Questa dinamica, unita ai problemi personali del medico, ha reso la loro relazione instabile e destinata a finire.
Tra gli altri aspetti che lo hanno messo alla prova, ci sono stati scontri significativi anche con Jo Wilson e Alex Karev. Un episodio particolarmente drammatico si è verificato quando, dopo aver aiutato Jo a tornare a casa ubriaco, è stato brutalmente aggredito da Alex, che aveva frainteso la situazione. A seguito di questo attacco, DeLuca è stato ricoverato in ospedale. Meredith, invece di schierarsi dalla parte della verità, ha protetto Alex, rifiutandosi di denunciare l’aggressione e persuadendo DeLuca a non intraprendere azioni legali. Alla fine, per il bene di Jo, il medico ha scelto di lasciar perdere, ma non ha mai ricevuto delle vere scuse da parte di Alex.
Un altro elemento fondamentale nella storyline di DeLuca in Grey’s Anatomy è stata la sua battaglia contro il disturbo bipolare, una condizione che ha ereditato dal padre, chirurgo brillante ma instabile che aveva accidentalmente causato la morte di quattro pazienti a causa della sua malattia non diagnosticata. Questo fardello ha pesato enormemente su DeLuca, alimentando in lui la paura di seguire le orme paterne.
Nel corso della sedicesima stagione, la sua condizione è diventata evidente: in preda a un episodio maniacale, ha iniziato a sospettare che una paziente, Cindy Wright, fosse tra le vittime di un traffico di esseri umani. Sebbene le sue intuizioni fossero corrette, nessuno gli ha dato ascolto, ritenendo che le sue preoccupazioni fossero il frutto del suo stato mentale instabile. Il culmine della crisi si è verificato in ospedale, davanti ai suoi colleghi, che lo ha portato ad essere sospeso dal lavoro fino a quando non avesse ricevuto l’aiuto necessario.
Dopo un intervento da parte dei suoi amici e familiari, DeLuca ha accettato la diagnosi e ha iniziato una terapia farmacologica che lo ha aiutato a stabilizzarsi. Grazie alle cure e al sostegno ricevuto, è riuscito a rimettersi in carreggiata, diventando un brillante medico e recuperando la fiducia in se stesso. Tuttavia, la sua rinascita professionale e personale è stata tragicamente breve.
Alla fine, DeLuca aveva ragione: Cindy Wright era davvero tra le vittime di una tratta di persone, con a capo una donna di nome Opal. Quando Cindy è riuscita a fuggire e a tornare in ospedale, ha cercato aiuto proprio da lui, l’unico che aveva riconosciuto il pericolo in cui si trovava. Determinato a impedire che altre persone subissero la stessa sorte, DeLuca ha inseguito Opal insieme alla sorella Carina. La caccia si è conclusa tragicamente in un crossover con Station 19: DeLuca è stato accoltellato da uno degli scagnozzi della trafficante. Nonostante gli sforzi dei colleghi per salvarlo, è morto in ospedale, lasciando un vuoto incolmabile.
Ciò che ha reso la sua uscita di scena ancora più ingiusta è stata la reazione del resto dei personaggi: la sua morte non ha ricevuto la stessa attenzione di altre perdite iconiche della serie, e il lutto per la sua scomparsa è stato gestito in maniera frettolosa. A parte la sorella Carina, nessuno sembrava particolarmente devastato. Non ci sono stati grandi momenti di riflessione o tributi emotivi, solo una breve commemorazione nel parcheggio dell’ospedale a causa delle restrizioni dovute al COVID.
La tragica fine di DeLuca non è stata solo un colpo basso per il personaggio, ma anche un’occasione sprecata per la serie. La sua storia offriva una rappresentazione importante del disturbo bipolare, mostrando sia le difficoltà che le possibilità di gestione della malattia. Tuttavia, Grey’s Anatomy ha trattato la sua condizione più come uno strumento narrativo per generare drammi temporanei che come un aspetto significativo della sua crescita personale.
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Fonte: MovieWeb
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