Questo straziante film di guerra resta ancora oggi uno dei migliori mai realizzati
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Questo straziante film di guerra resta ancora oggi uno dei migliori mai realizzati

Una scioccante e profonda riflessione sull’impatto del conflitto sull’umanità, in particolare sui più giovani

Questo straziante film di guerra resta ancora oggi uno dei migliori mai realizzati

Una scioccante e profonda riflessione sull’impatto del conflitto sull’umanità, in particolare sui più giovani

Una scena del film di guerra Come and See

Ci sono film che non si limitano a raccontare una storia, ma trascinano lo spettatore in un’esperienza così intensa e scioccante da lasciare un segno indelebile. Tra questi, un capolavoro del 1985 continua a essere celebrato come una delle migliori rappresentazioni mai realizzate sulla brutalità della guerra, capace di scuotere le coscienze e di ricordare, con crudo realismo, il costo umano dei conflitti.

Va’ e vedi (Come and See), film del 1985 diretto da Elem Klimov, è considerato uno dei più potenti e strazianti capolavori cinematografici mai realizzati sulla Seconda Guerra Mondiale. Basato sul romanzo Khatyn del 1971 e su testimonianze di sopravvissuti, la pellicola è un’opera anti-bellica che denuncia gli orrori del conflitto con un’intensità senza precedenti. Il suo impatto emotivo, combinato con una rappresentazione visiva scioccante, ha portato molti a definirlo “una visione obbligatoria per tutti i leader politici” e “un film che resta dentro per giorni“.

Ambientato nella Bielorussia occupata dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, il film segue la storia di Flyora, un adolescente bielorusso interpretato da Aleksei Kravchenko che, dopo trovato un vecchio fucile, si unisce ai partigiani per combattere l’occupazione nazista. Tuttavia, ciò che vive e vede durante il conflitto lo segna profondamente, trasformandolo da un ragazzo pieno di speranze a un giovane distrutto dalla brutalità della guerra.

Uno degli episodi più devastanti è il suo ritorno al villaggio natale, dove Flyora scopre le atrocità commesse dai nazisti contro la popolazione civile. La narrazione non risparmia nulla allo spettatore, mostrando con crudezza il genocidio e la distruzione sistematica compiuta dai soldati tedeschi.

Elem Klimov ha dovuto lottare per otto anni per ottenere l’approvazione del governo sovietico e superare la rigida censura dell’epoca. La produzione stessa fu altrettanto complessa: il regista insistette per un realismo estremo, utilizzando proiettili veri durante alcune scene di battaglia. Aleksei Kravchenko, allora adolescente, ha ricordato che i proiettili sfrecciavano a pochi centimetri dalla sua testa. Per garantire la sicurezza degli attori, Klimov collaborò con esperti militari russi.

Fin dalla sua uscita, Va’ e vedi ha sconvolto critica e pubblico per la sua rappresentazione cruda e senza compromessi della guerra. Non si tratto di un semplice film sulla guerra, ma di una profonda riflessione sull’impatto del conflitto sull’umanità, in particolare sui più giovani. La trasformazione di Flyora, da ragazzo ingenuo a testimone di orrori indescrivibili, è una metafora del trauma collettivo di intere generazioni durante la guerra.

Oggi, a quasi 40 anni dalla sua uscita, il film continua a essere un punto di riferimento per il cinema bellico e un monito contro i pericoli dell’odio e della distruzione. La sua capacità di coinvolgere emotivamente lo spettatore e di stimolare una riflessione profonda lo rende un’opera senza tempo, che continua a ispirare cineasti e a toccare il cuore di chiunque lo veda.

Avete mai visto questo film di guerra? Fatecelo sapere nei commenti!

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Fonte: Unilad

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