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Ranma ½: in origine non era l’acqua a trasformare il protagonista, ma qualcosa di molto più brutale

Altrochè sorgenti maledette: la metamorfosi del personaggio principale della serie manga avrebbe coinvolto molta più violenza

Ranma ½: in origine non era l’acqua a trasformare il protagonista, ma qualcosa di molto più brutale

Altrochè sorgenti maledette: la metamorfosi del personaggio principale della serie manga avrebbe coinvolto molta più violenza

Ranma 1/2

Uno degli aspetti più iconici di Ranma ½ è che il protagonista e, più in generale, chiunque cada nelle sorgenti maledette di Jusenkyo, si trasformi ogni volta che viene a contatto con l’acqua fredda. Tuttavia, il piano originale della creatrice della serie manga Rumiko Takahashi prevedeva che la metamorfosi dei personaggi avvenisse in un modo decisamente più brutale: tramite pugni e violenza fisica.

Takahashi ha poi abbandonato questa idea, poiché avrebbe complicato il flusso delle battaglie, costringendo i personaggi a continue trasformazioni, e rendendo la storia disorientante oltre che difficile da disegnare. L’acqua, al contrario, si è rivelata una scelta più pratica, consentendo ai combattimenti di svolgersi in modo fluido, senza trasformazioni continue.

La maledizione di Ranma si basa su un concetto semplice ma fondamentale per la trama: quando viene a contatto con acqua fredda, il nostro protagonista si trasforma in una ragazza, mentre l’acqua calda lo fa tornare nella sua forma originale di ragazzo. Questo meccanismo è condiviso da altri personaggi, come il padre di Ranma, Genma, che si trasforma in un panda, o il rivale Ryoga, che diventa un maialino nero. Shampoo, la fidanzata di Ranma, invece si trasforma in un gatto.

Le maledizioni provengono dalle sorgenti di Jusenkyo, in Cina, dove molti esseri viventi sono annegati in passato. Ranma e Genma cadono nelle rispettive sorgenti maledette durante un allenamento, ignorando gli avvertimenti della guida locale: ogni sorgente ha una storia tragica, e altri personaggi della serie subiscono maledizioni bizzarre, come Shampoo, che cade nella “Sorgente del gatto annegato”, o Mousse, che si trasforma in un’anatra. Anche animali e creature subiscono maledizioni, come nel caso del villain Pantyhose Taro, che diventa un mostro gigantesco cadendo nella “Sorgente dello yeti che cavalca un toro, che porta una gru e un’anguilla”.

Ranma cerca disperatamente una cura per la sua maledizione, tentando più volte di annullarla senza successo. Alcuni espedienti, come il “Sapone Impermeabile” o la “Polvere Instant Jusenkyo”, promettono soluzioni temporanee, ma alla fine si rivelano un fallimento, che costringe il protagonista a rimanere bloccato tra le sue due identità.

Rumiko Takahashi, autrice della serie, ha rivelato che l’idea di base era creare un personaggio che cambiasse continuamente sesso per mantenere vivo il suo interesse nel disegnare. L’acqua, calda e fredda, è stata scelta come mezzo di trasformazione ispirandosi a un bagno pubblico, con le classiche insegne “Uomini” e “Donne”.

Nonostante ciò, Takahashi ha ripreso il concept originale dei pugni e violenza fisica in un one-shot del Rumic World intitolato Excuse Me For Being A Dog!. Qui, il protagonista si trasforma in uno Shiba Inu ogni volta che il naso gli sanguina, un evento frequente visto che è un pugile.

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Fonte: CBR

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