Basta davvero poco, di questi tempi, per appiccare un incendio in rete e scatenare il peggio nei fan(atici). Assistiamo costantemente a polemiche su polemiche per le novità annunciate nel mondo Disney e non solo, ma a volte basta anche solo un rumor non verificato. È quanto sta accadendo in questi giorni dopo un’indiscrezione sul live-action di Rapunzel.
Stando a quanto emerso, circolano voci sulla presunta scelta di un’attrice di origini indiane per la parte della protagonista dai lunghi capelli nell’annunciato adattamento in carne e ossa della classica fiaba già portata sul grande schermo dalla Disney nel 2010. I rumors hanno indicato Avantika Vandanapu, attrice statunitense classe 2005 vista di recente nel nuovo Mean Girls, come possibile interprete, accompagnata da Milo Manheim di School Spirits nei panni di Flynn Rider.
In questo caso non ci sarebbe veramente nulla di certo, anzi. La stessa Vandanapu era finita già al centro di news relative al suo ingresso nel mondo Disney, ma perché considerata per l’adattamento del libro di Roshani Chokshi dal titolo A Crown of Wishes, sul quale la casa di Topolino starebbe lavorando. In questo caso, una scelta azzeccata, considerando le origini indiane dell’attrice e la mitologia Hindu alla base del film.
Tuttavia, la rete si è scatenata per la presunta scelta di un’attrice non caucasica e bionda per la parte di Rapunzel. «Raperonzolo è una fiaba tedesca pubblicata nel 1812 e successivamente acquistata dalla Disney. L’intera trama della storia è che i capelli erano lunghi, biondi e magici. Se vi va bene che una ragazza indiana interpreti Raperonzolo, allora perché una ragazza bianca non può interpretare Jasmine? Aspetta, perché no, sarebbe razzista» si legge in un commento, ma sono molti a seguire questa linea.
«Non c’entri niente con Rapunzel», «Sei tedesca? Hai capelli biondi? No, quindi vai a fanc**o», «Potresti letteralmente essere Jasmine, vogliamo una ragazza bionda e non te» sono altri commenti riportati sulla vicenda. Per fortuna, c’è anche chi va dalla parte opposta e difende Avantika Vandanapu da questa gratuita ondata di commenti, sottolineando come la si stia insultando e criticando solo per un rumor con il quale lei stessa non c’entra niente: «Il casting è fanmade, è solo una voce, non importa la vostra opinione e di certo lei non si merita questo odio» ha scritto un utente.
No, non se lo merita di certo, così come non lo meritava Halle Bailey quando è stata annunciata come nuova Ariel per il live-action La Sirenetta. Anche in quel caso la Disney è stata tacciata di essere troppo “woke”, accusa dalla quale di recente il CEO Bob Iger si è difeso sottolineando che molti non sanno neppure cosa voglia dire questa parola.
Se mai venisse scelta una Rapunzel di origini indiane o di qualsiasi altra etnia, ad ogni modo, non cambierebbe nulla ai fini della storia. La favola originaria è tedesca, e quindi il personaggio aveva quei connotati, ma cambiandole il colore di capelli o della pelle la vicenda rimarrebbe sempre quella di una principessa rinchiusa in una torre e con una chioma lunghissima. Allo stesso modo, si può raccontare la fiaba de La Sirenetta senza accennare al colore della pelle di Ariel, il cui punto fondamentale è essere una sirena che sogna di vivere sulla terraferma.
Foto: Disney
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