Razzie Awards, dopo le polemiche arrivano le scuse e una nuova regola per il futuro
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Razzie Awards, dopo le polemiche arrivano le scuse e una nuova regola per il futuro

La candidatura della giovanissima Ryan Kiera Armstrong al premio di Peggior attrice ha portato ad una grossa novità in senso agli irriverenti premi creati da John Wilson

Razzie Awards, dopo le polemiche arrivano le scuse e una nuova regola per il futuro

La candidatura della giovanissima Ryan Kiera Armstrong al premio di Peggior attrice ha portato ad una grossa novità in senso agli irriverenti premi creati da John Wilson

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I Razzie Awards nelle ultime ore sono finiti al centro delle polemiche a causa della scelta di candidare al premio come Peggior attrice una performer appena dodicenne, nello specifico Ryan Kiera Armstrong, protagonista del film Firestarter, tratto dal romanzo L’incendiaria di Stephen King.

La candidatura ha portato un’ondata di sdegno per le possibile conseguenze che ciò potrebbe portare, tra cui per la possibili ripercussioni sull’autostima di un minore o le implicazioni che ciò potrebbe avere nella vita di tutti i giorni, esponendo di fatto il ‘vincitore’ al pubblico ludibrio o ad atti di bullismo e odio online.

Tra le reazioni più importanti arrivate nelle ultime ore c’è quella di Devon Sawa, ex attrice bambina che ha dichiarato in un tweet: ‘I Razzie Awards sono gestiti da persone senz’anima. Nominare una dodicenne? Si fottano. Quel bambino potrebbe crescere e sorprendere tutti da adulta, sempre che non gli entriate nella testa‘.

Al coro si è anche unito il giovanissimo collega Julian Hilliard, recentemente apparso in WandaVision e Doctor Strange nel Multiverso della Follia, che ha fatto eco alle parole della Sawa: ‘I Razzie sono già meschini e privi di classe, ma nominare una bambina è davvero ripugnante oltre che sbagliato. Perché metterla a rischio di bullismo o peggio? Siate migliori di così

Tutto ciò ha portato John Wilson, fondatore e organizzatore dell’irriverente premio, a rivedere i criteri di assegnazione e ad introdurre un’importante modifica al regolamento, dopo aver preso coscienza delle conseguenze che tale mancanza di tutele verso i minori potrebbe implicare. Wilson ha infatti annunciato che i Razzie Awards non potranno più prendere in considerazione attori e registi che non abbiano compiuto la maggiore età. Vi riportiamo la dichiarazione in forma integrale a seguire qui sotto:

A volte, si fanno le cose senza pensare, Poi si viene richiamati. E poi capisci. Ecco perché i razzi sono stati creati, innanzitutto.

La recente valida critica alla scelta di candidare la Armstrong, 11 anni, come candidata per uno dei nostri premi ha portato la nostra attenzione su quanto in questo caso siamo stati insensibili. Di conseguenza, abbiamo rimosso il nome della Armstrong dalla votazione finale che i nostri membri proporranno il mese prossimo. Crediamo anche che a Ms. Armstrong siano dovute delle scuse pubbliche, e vogliamo dire che ci dispiace per qualsiasi ferita abbia sofferto a causa delle nostre scelte.

Avendo imparato da questa lezione, vorremmo anche annunciare che, da questo punto in avanti, stiamo adottando una linea guida di voto che impedisce a qualsiasi performer o regista sotto i 18 anni di essere preso in considerazione per i nostri premi.

Non abbiamo mai voluto distruggere la carriera di nessuno. È per questo che il nostro Redeemer Award è stato creato. Tutti commettiamo errori, molto di noi inclusi. Poiché il nostro motto è “Prendetevi le vostre responsabilità”, ci rendiamo conto che anche noi dobbiamo essere all’altezza.

Sinceramente,
John Wilson, I Razzie Awards

Cosa ne pensate di questa spinosa questione? Fatecelo sapere nei commenti!.

Foto: MovieStillsDB

Fonte: Variety

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