Rebecca Hall: «Mi pento di aver lavorato con Woody Allen e donerò il cachet del suo ultimo film»
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Rebecca Hall: «Mi pento di aver lavorato con Woody Allen e donerò il cachet del suo ultimo film»

L'attrice fa parte del cast del prossimo lungometraggio del regista, A Rainy Day in New York

Rebecca Hall: «Mi pento di aver lavorato con Woody Allen e donerò il cachet del suo ultimo film»

L'attrice fa parte del cast del prossimo lungometraggio del regista, A Rainy Day in New York

Dopo il nuovo scandalo che ha colpito Woody Allen – il quale di recente è stato protagonista di uno scottante articolo del Washington Post che lo definiva «ossessionato dalle adolescenti» e accusato di stupro dalla figlia adottiva Dylan Farrow – sono state molte le star intervenute in difesa del regista, ma altrettante quelle che invece si sono completamente dissociate dal suo nome, non solo moralmente, ma anche professionalmente.

L’ultima è stata l’attrice e regista Greta Gerwig – autrice del pluripremiato Lady Bird – che in un recente comunicato ha fatto sapere di essere «pentita di aver lavorato con lui e intenzionata a non farlo di nuovo».

Oggi alle parole della Gerwig si uniscono anche quelle di Rebecca Hall, che ha rilasciato delle dichiarazioni non dissimili da quelle della collega, dicendosi amareggiata per la situazione ed esternando la sua intenzione di donare il cachet del film A Rainy Day in New York – girato con Allen – all’associazione Time’s Up:

«Il giorno dopo le accuse nei confronti di Weinstein io stavo girando delle riprese per il più recente film di Woody Allen a New York. Non riesco ad immaginare un luogo più strano in cui avrei potuto trovarmi quel giorno. Quando mi fu chiesto di farlo, circa sette mesi fa, risposi subito di si. Mi diede uno dei miei primi ruoli importanti in un film, per il quale sono sempre stata grata, e si trattava di girare solo un giorno nella mia città natale – facile. Ho però in seguito realizzato che non c’è niente di facile in tutto ciò. Nelle settimane seguenti ho pensato molto a questa decisione. Dopo aver letto e riletto le parole di Dylan Farrow di qualche giorno fa, ed essere tornata a leggere quelle piu vecchie – noto, non solo quanto sia complicata la questione, ma che le mie azioni hanno fatto sentire un’altra donna zittita e ignorata. Non è qualcosa che posso accettare, e mi dispiace profondamente. Mi pento di aver lavorato con lui e non lo rifarei di nuovo. Questo è un piccolo gesto che non vuole essere neanche lontanamente una compensazione, ma ho donato la mia paga a @timesup. Mi sono anche iscritta, continuerò a donare, e aspetto trepidante di poter lavorare con loro ed essere parte di questo movimento positivo verso il cambiamento non solo di Hollywood, ma speriamo di tutto il mondo.»

Ecco il suo comunicato originale:

 

 

The day after the Weinstein accusation broke in full force I was shooting a day of work on Woody Allen’s latest movie in New York. I couldn’t have imagined somewhere stranger to be that day. When asked to do so, some seven months ago, I quickly said yes. He gave me one of my first significant roles in film for which I have always been grateful, it was one day in my hometown – easy. I have, however subsequently realized there is nothing easy about any of this. In the weeks following I have thought very deeply about this decision, and remain conflicted and saddened. After reading and re-reading Dylan Farrow’s statements of a few days ago and going back and reading the older ones – I see, not only how complicated this matter is, but that my actions have made another woman feel silenced and dismissed. That is not something that sits easily with me in the current or indeed any moment, and I am profoundly sorry. I regret this decision and wouldn’t make the same one today. It’s a small gesture and not one intended as close to compensation but I’ve donated my wage to @timesup. I’ve also signed up, will continue to donate, and look forward to working with and being part of this positive movement towards change not just in Hollywood but hopefully everywhere. #timesup

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