I toni non saranno proprio quelli natalizi, ma resta il fatto che Sandman di Neil Gaiman, per chiunque ami almeno un pochino i fumetti, è un’opera da avere senza riserve. Complessa, oscura e profonda, intreccia mitologie, culture e sperimentazioni grafiche che l’hanno eletta ad autentica perla del mondo Vertigo/DC Comics. Non sorprende, quindi, che la Warner Bros. stia pensando di adattarla in un film, con David Goyer alla sceneggiatura e Joseph Gordon-Levitt possibile protagonista.
Figlia di una storia editoriale che parte dagli anni Quaranta, in piena golden age del fumetto, la graphic novel ha subito notevoli cambiamenti lungo il suo percorso, incontrando la vera svolta solo con l’arrivo di Gaiman nel 1988: da personaggio pulp di nome Wesley Dodds, che agiva armato di maschera antigas e pistola emettente gas soporifero con cui narcotizzava i criminali, l’autore inglese ha trasformato Sandman in Morfeo, il Signore di sogni e incubi, che innesca l’attività onirica spargendo sabbia bianca sugli occhi dei dormienti. È uno dei Sette Eterni (Destino, Morte, Sogno, Distruzione, Desiderio, Disperazione e Delirio), figure superiori persino alle tradizionali divinità, che regolano e incarnano le varie forme di vita degli esseri umani.
Senza entrare troppo nel dettaglio (potremmo andare avanti per ore), uno dei pregi di Gaiman è quello di aver dato al personaggio uno spessore morale inedito, nato da un’evoluzione psicologica provocata dal continuo contatto con i desideri, le passioni e i dolori degli uomini: da entità fredda e razionale, lentamente si trasforma in un individuo capace di crescere e soffrire.
Un’opera straordinaria, promossa da autori simbolo come Alan Moore e Frank Miller, che nel 1991 si è anche aggiudicata il World Fantasy Award, uno dei riconoscimenti più importanti al mondo dedicato alla letteratura fantastica (per la prima e unica volta assegnato ad una storia a fumetti, A Midsummer Night Dream, contenuta nell’albo diciannove).
Ultimissimo consiglio: se vi interessa, recuperate i volumi della serie Absolute – con tavole ricolorate e copertina rigida – impreziositi dalle affascinanti e surreali copertine di Dave McKean, cover artist e graphic designer.
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