Tutti conoscono David Lynch come filmmaker visionario ed innovativo, molti meno lo conoscono nelle vesti di pittore e musicista. Ma il regista di Strade perdute e Mulholland Drive è un’artista a 360°, interessato a seguire tutte le strade della creatività per dar sfogo alle inquietanti immagini che popolano la sua mente.
E se come pittore in molti hanno avuto la possibilità di scoprirlo grazie alla mostra The Air is on Fire ospitata dalla Triennale di Milano tra fine 2007 e inizio 2008, più difficile è avere dimestichezza con la sua musica ad alto tasso di elettronica e di atmosfere oniriche.
La sua ultime creazione (nella sua discografia ci sono anche le colonne sonore del suo capolavoro Eraserhead e della serie TV Twin Peaks) si chiama Crazy Clown Time, è attraversata da sonorità irresistibili – in bilico tra synth-pop, rock industriale e lontani echi country -, richiama alla memoria immediatamente i suoi film, e sembra proprio il regalo perfetto per stupire qualche amico cinefilo particolarmente sofisticato. Si noti che non si tratta di un disco di sonorità nude e crude, ma di canzoni vere e proprie, anche se a cantare non è naturalmente Lynch in prima persona.
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