Ricky Gervais risponde alla petizione contro il suo show: «Tanti auguri! La condividerò anche io»
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Ricky Gervais risponde alla petizione contro il suo show: «Tanti auguri! La condividerò anche io»

Al centro della polemica una battuta sui bambini malati di cancro, che questa volta il pubblico ha giudicato eccessiva

Ricky Gervais risponde alla petizione contro il suo show: «Tanti auguri! La condividerò anche io»

Al centro della polemica una battuta sui bambini malati di cancro, che questa volta il pubblico ha giudicato eccessiva

Ricky Gervais

Ricky Gervais ha rotto il silenzio sulle polemiche attorno al suo ultimo show, commentando per la prima volta la petizione che chiede di rimuovere il contenuto dalla piattaforma Netflix, dove si trova in streaming.

Al centro delle critiche c’è il nuovo spettacolo Armageddon, in cui è presente una “battuta” che il pubblico ha giudicato davvero eccessiva, riferita ai bambini malati di cancro che partecipano all’iniziativa benefica di Make a Wish, la fondazione che si occupa di realizzare gli ultimi desideri dei bimbi in condizioni terminali. Nel video, Ricky Gervais chiama “pelati” i pazienti che partecipano all’iniziativa, sostenendo che siano davvero “rit****ti se non esprimono il desiderio di guarire dalla malattia”.

Come sempre il pubblico si è spaccato: se da una parte c’è chi apprezza il suo humor politicamente scorretto, dall’altra ci sono appunto i sostenitori della petizione, capitanati da associazioni e da genitori che purtroppo hanno vissuto il dramma di perdere un figlio a causa di un tumore.

Gervais è stato ora informato della petizione dagli host di BBC Radio 5, che gli hanno chiesto di commentare e spiegare la sua posizione. Il comico ha osservato innanzitutto che lui stesso prende parte alle iniziative di Make a Wish incontrando molti bambini malati, e che le parole che recita sul palco non sono certamente le stesse che userebbe di fronte a un piccolo paziente.

«Le persone semplicemente reagiscono a qualcosa, senza fare un’analisi del perché – ha aggiunto. – “Mi sono offeso” non significa nulla. In realtà vogliono soltanto dire la propria. Io potrei anche spiegare: “No, guarda che hai confuso l’oggetto della battuta con la persona a cui è rivolta”. Ma se riservassi queste attenzioni ai pochi che non hanno gradito la battuta, infastidirei i milioni che invece l’hanno capita. Prima di tutto, io ho un dovere verso le persone che hanno amato lo show. Se mi trovassi di fronte a un pubblico di ventimila persone, non mi fermerei per spiegare le battute a chi non le capisce, no? Li ignorerei e andrei avanti».

Ricky Gervais ha poi chiarito che quello che interpreta sul palco è un personaggio che non riflette necessariamente le sue idee personali: «Alcuni si confondono e pensano che una semplice battuta rifletta i pensieri profondi di un comico. Ma non è affatto così. È soltanto una battuta».

Quanto alla petizione, che definisce il contenuto dello show “irrispettoso”, “senza cuore” e “realizzato a scapito della sofferenza altrui”, l’attore ha risposto con un’alzata di spalle e con la sua solita ironia: «Buona fortuna! Ecco la mia risposta. Tanti auguri per la petizione. La condividerò anche io».

Fonte: LadBible

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