È innegabile che i cinecomic, soprattutto quando si parla di supereroi, siano tra i titoli più visti di sempre. Ancora oggi, quando si discute dell’argomento, si fa riferimento agli enormi successi di botteghino. Per ogni valutazione positiva e fan innamorato del genere, però, ci sono altrettante voci che invece si schierano contro il genere. Non a caso le dichiarazioni Martin Scorsese sulla qualità dei film sui supereroi hanno fatto discutere per svariati mesi. Ora al club dell’amato regista di Taxi Driver si è aggiunto anche Ridley Scott, che nelle ultime ore ha espresso un giudizio piuttosto severo sulla qualità dei cinecomic.
Nel corso della sua intervista per Deadline, il regista di House of Gucci, ha volutamente introdotto l’argomento per chiarire la sua posizione in merito. «Ora parlo dei supereroi se non le dispiace, perché vado davvero in tilt. Sono noiosi come la m***a. Le sceneggiature non sono affatto buone. Io ho scritto ben tre film con supereroi. Ellen Ripley in Alien, Il Gladiatore e Blade Runner con Harrison Ford. Questi sono film sui supereroi. Quindi, perché quelli non hanno sceneggiature migliori? Lo so che sono uscito fuori dai binari, ma dai! Voglio dire, si salvano per gli effetti speciali e questo è anche noioso per chi ci lavora nell’ambito, se hai i soldi».
Parole durissime, senz’altro più provocatorie di quelle di Scorsese, che ai tempi furono piuttosto contestate. Non ne saranno felici i fan del genere, che invece si dicono sempre molto colpiti dagli script elaborati da vari studios. Non si può negare, in effetti, che la continuità di cui godono i prodotti del MCU – e di recente, anche del DCEU – sia piuttosto complessa; fenomeno, questo, destinato a crescere con le nuove uscite programmate dalla casa di produzione. Ridley Scott tuttavia sembra non apprezzare affatto la scrittura dei prodotti in questione, che a quanto pare scompare di fronte alla colossale CGI. Si è infatti detto sicuro di non volerne dirigere uno, ha già fatto il suo con il già citato Blade Runner.
Fonte: Deadline
Foto: Getty Images (Stuart Wilson)
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