Com’era facilmente prevedibile Ripley, la nuova serie ispirata al bestseller di Patricia Highsmith, Il talento di Mr. Ripley, è la novità di maggior successo sulla piattaforma Netflix. Complici il carisma e il talento straordinario di Andrew Scott, l’eleganza di un bianco e nero ispirato da maestri come Vittorio Storaro, le atmosfere da Noir d’altri tempi e una gestione del ritmo assolutamente anomala rispetto agli standard della serialità contemporanea, la serie diretta da Steven Zaillian si rivela una autentica bestia rara nell’ambito dei prodotti destinati allo streaming. E tra gli elementi determinanti per il fascino ineffabile della serie dedicata a Tom Ripley, assassino e truffatore dal volto gentile, ci sono proprio le location, tutte rigorosamente italiane.
Una delle differenze fondamentali tra la nuova serie e Il talento di Mr Ripley, l’adattamento di Anthony Minghella del 1991 con Jude Law, Gwyneth Paltrow e Matt Demon, è proprio la scelta di non ambientare l’inizio della storia nella immaginaria Mongibello ma in una vera, piccola località della costiera amalfitana: Atrani. Con i suoi 0,1206 km² questa piccola meraviglia con vista mozzafiato sul Golfo di Salerno detiene in effetti il primato di comune più piccolo d’Italia. Qui, negli anni ’60, prende il via il losco piano di Tom Ripley, detective improvvisato, incaricato dal ricchissimo Mr. Greenleaf di recuperare suo figlio, determinato a indulgere ancora a lungo nelle sue vacanze italiane, in perfetto stile Dolce Vita. Ripley rappresenta così la sfuggente figura di un uomo disposto a tutto per godere degli agi e le ricchezze destinate a quei rampolli di buona famiglia. Dopo aver ucciso Dickie Greeleaf, l’uomo si impossessa così della sua identità, incassa i suoi assegni e prosegue la fuga attraverso le più belle città italiane, braccato dalla polizia ma anche dalla inconsolabile fidanzata di Dickie, interpretata da Dakota Fanning.
Dalle meraviglie di Atrani e la sua maestosa Collegiata di Santa Maria Maddalena, edificata su una ex rocca medioevale, l’azione si sposta a Capri, le sue ville e i suoi Faraglioni, per proseguire nel cuore della Napoli popolare, il Rione Sanità. Quindi, alcuni degli episodi più importanti di Ripley sono ambientati nella capitale, a Roma.
Il fatto che le riprese si siano svolte nel 2020, nel pieno dell’emergenza Covid, ha contribuiti notevolmente all’atmosfera rarefatta, quasi irreale che avvolge i vicoli della Città eterna. E se vi state chiedendo dove si trovi quel magnifico appartamento preso in affitto da Tom Ripley, si tratta di una suite del Grand Hotel Plaza, tra Piazza di Spagna e Trinità dei Monti, mentre per le vedute della città la troupe si è servita di una location davvero esclusiva, ovvero la Terrazza dell’Accademia di Francia.
La serie si muove comunque costantemente da Nord a Sud, mostrando l’Italia degli anni ’60 come uno scenario da sogno, tra bellezze naturali, architettoniche e artistiche. Gli ultimi episodi si spostano così a Palermo, in particolare tra il Mercato della Vucciria e Piazza Meli, mentre per il gran finale, come nel film del 1991, la serie punta tutto sui canali e gli scorci inconfondibili della città di Venezia. Oltre a Piazza San Marco, Campo San Polo e il Ponte dell’Accademia, la magnifica facciata del palazzo nobiliare abitato da Tom Ripley appartiene in realtà a Palazzo Contini Polignac, celebre per essere stato uno dei punti di ritrovo per le elite e i vertici della società italiana tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.
E voi avete già visto la nuova serie Netflix con Andrew Scott? Siete rimasti sedotti dalla sua estetica? Fatecelo sapere nei commenti!
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