Sin da quando sono iniziate a circolare le prime immagini di Jake Gyllenhaal tutto muscoli sul ring della UFC 285, un anno fa, è stato chiaro a tutti che per interpretare la parte di Elwood Dalton in Road House l’attore non si sarebbe affatto risparmiato. I suoi addominali sono stati scolpiti nel marmo e le scene di combattimento nel film di Doug Liman, che sta facendo segnare nuovi record su Prime Video, sono tra gli aspetti più divertenti del remake del cult del 1989 con Patrick Swayze. Ma uscendo dal piccolo schermo, Gyllenhaal potrebbe davvero vedersela con veri atleti di MMA?
La storia recente è piena di famosi atleti che sono sbarcati nel mondo del cinema: Conor McGregor per Road House, certo, ma all’elenco vanno aggiunti anche i precedenti di Randy Couture, Dave Bautista, John Cena, Dwayne Johnson, Gina Carano e via dicendo. Ma per quanto riguarda il contrario? Anche in questo caso, non mancano esempi di celebrità che se la sanno cavare anche sul ring, come Jason Statham, Ashton Kutcher (esperto di jiu-jitsu brasiliano) o il kickboxer Idris Elba. Non è quindi così fuori dal mondo pensare a Jake Gyllenhaal dire la sua nel campo delle arti marziali miste; ma vanno fatte alcune precisazioni.
Tanto per cominciare, se l’attore di Road House e Southpaw (altro ruolo per cui ha sfoggiato un fisico tutto muscoli) fosse davvero un lottatore di MMA, potrebbe davvero ritrovarsi nella gabbia con Conor McGregor, villain del nuovo film. Stando al peso mostrato proprio durante le scene girate alla UFC 285, Jake Gyllenhaal al tempo pesava circa 84 chili, ma si tratta del suo walk-around weight, peso che non rispecchia realmente quello dell’atleta. Considerando anche la sua altezza (182 cm), è probabile che da atleta MMA si ritroverebbe a combattere attorno al suo peso naturale, attorno ai 75 kg e che quindi competerebbe nella categoria welter – la stessa di McGregor.
Va però considerata la differenza di età: il folle campione di MMA ha 35 anni, l’attore 43. Probabile che, se fossimo in un vero contesto di lotta, il secondo si sarebbe già ritirato da tempo. Fantasticando e immaginandolo nell’ottagono dieci anni fa, avrebbe potuto affrontare diversi altri grandi nomi come Robbie Lawler, Carlos Condit, Tyron Woodley, Jake Ellenberger e il campione di quel periodo, Johny Hendricks.
Difficile capire invece che tipo di lottare sarebbe: non ci sono infatti precedenti simili per determinare la sua percentuale di knockout e le coreografie viste in Road House non bastano per toglierci il dubbio. Avrebbe avuto quello che serve per entrare quantomeno nella Top 15 dei pesi welter? Il fisico non gli manca (ma per il film è tutta estetica e non funzionalità), la preparazione a quanto pare neppure. Pensiamo che sarebbe riuscito a cavarsela abbastanza bene, non tanto da mettersi una cintura al petto. Siamo pronti ad essere smentiti, però…
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Foto: Prime Video
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