Roald Dahl, c'è Netflix dietro alle discusse modifiche ai libri dell'autore? Arriva la risposta
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Roald Dahl, c’è Netflix dietro alle discusse modifiche ai libri dell’autore? Arriva la risposta

La polemica per la modifica di alcune controverse parole ha coinvolto la piattaforma streaming, che detiene i diritti dell'intero catalogo dell'autore

Roald Dahl, c’è Netflix dietro alle discusse modifiche ai libri dell’autore? Arriva la risposta

La polemica per la modifica di alcune controverse parole ha coinvolto la piattaforma streaming, che detiene i diritti dell'intero catalogo dell'autore

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Da giorni tiene banco la polemica per gli annunciati cambiamenti nelle nuove edizioni di alcuni libri di Roald Dahl, tra cui Charlie e la fabbrica di cioccolato e Matilda. La casa editrice Puffin Books e gli eredi dello scrittore hanno infatti deciso di modificare alcune parole oggi ritenute “problematiche” per dei libri d’infanza.

Come riportato dal The Telegraph, per esempio, nelle nuove ristampe parole come “ciccione” sono state sostituite, mentre sono stati invece aggiunti termini più gender neutral e frasi come «Ci sono molte ragioni per cui le donne indossano parrucche e non c’è nulla di male in questo» nel libro Le Streghe – recentemente adattato in un film, finito a sua volta al centro delle polemiche. La questione ha toccato da vicino un autore che è rinomato non solo per i suoi libri per l’infanzia, ma anche per un taglio particolarmente razzista e antisemita. Tuttavia, autori come Salman Rushdie hanno definito pura censura la decisione della Puffin Books.

La controversia è finita con l’interessare anche il colosso dello streaming Netflix, negli ultimi anni particolarmente attento a consegnare al pubblico prodotti attenti al rispetto di minoranze e diversità. Per molti, la N rossa è l’alfiere della politica cosiddetta “woke” ed è rimasta coinvolta nella vicenda di Roald Dahl in quanto detentrice dei diritti dei suoi lavori. Nel 2021 ha acquisito la Roald Dahl Story Company e da qui il dubbio che possa aver avuto a che fare con le recenti decisioni relative a Matilda e gli altri libri.

Stando a quanto riportato da Indiewire, però, Netflix non avrebbe niente a che fare con questa “censura”. La fonte riferisce di aver ricevuto un comunicato da parte della RDSC, nel quale si afferma che il processo di aggiornamento dei libri è iniziato nel 2020, prima quindi dell’acquisizione da parte del gigante dello streaming. Le modifiche sono state portate avanti dalla Puffin Books e da Inclusive Minds, un collettivo impegnato per rendere inclusiva e accessibile la letteratura. Nel comunicato si legge anche:

Vogliamo assicurare che le magnifiche storie di Roald Dahl e i suoi personaggi continueranno ad essere amati dai bambini di oggi. Quando si pubblicano nuove stampe di libri scritti molti anni fa, non è inusuale rivedere il linguaggio e aggiornare altri dettagli, inclusa la copertina e il layout delle pagine. Il nostro principio guida attraverso il processo è stato quello di mantenere la storia, i personaggi, l’irriverenza e lo spirito tagliante del testo originale. Ogni cambiamento fatto è stato piccolo e attentamente considerato.

Cosa ne pensate? I cambiamenti nei libri dell’autore sono giustificati? Diteci la vostra nei commenti.

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Foto: Netflix

Fonte: Indiewire

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