Continua a rubare ai ricchi per dare ai poveri. Ma lo fa con più rabbia. E meno stile. Anche perché, questa la novità, non ha più punti di nobiltà sul proprio curriculum, bensì è un uomo di umili origini. Robin Hood torna (per l’ennesima volta) sugli schermi, a osteggiare – nell’Inghilterra a cavallo tra il XII secolo e il XIII secolo – il reggente avido e infido Giovanni Senza Terra, a sfuggire allo Sceriffo di Nottingham, ad amare Lady Marion, e a condividere le asprezze della vita nella foresta di Sherwood insieme a un manipolo di amici e combattenti disposti a tutto. Ha il volto malinconico e indurito di Russell Crowe, e la stessa abilità come arciere che la leggenda gli riconosce. Ex combattente al servizio di Re Riccardo Cuor di Leone (Danny Huston) nella campagna contro i francesi (o meglio i normanni), alla morte del suo sovrano Robin torna a Nottingham, dove troa una realtà bendiversa da quella che aveva lasciato: il potere di Giovanni è assoluto e, soprattutto, ingiusto. Lo sceriffo locale (Matthew Macfayden) è dispotico ed esige tasse pesanti dalla popolazione, vessata nei modi più disparati. Così Robin Hood si erge a difensore degli umili, dando vita a razzie contro i ricchi della zona. Ci vuole poco, dunque, perché si trasformi in un eroe dei diseredati, e in un serio problema per la legge costituita. Una nobildonna del luogo, Lady Marian (Cate Blanchett), è incuriosita dalle gesta e dalla personalità dell’avventuriero, ma diffida delle sue reali intenzioni. Quando però l’Inghilterra rischia una guerra civile, stremata da anni di continue guerre interne ed esterne, Robin Hood e i suoi compagni prenderanno le armi per la nazione. Inglesi prima di tutto. Ridley Scott realizza un antico sogno: da anni voleva ricreare sullo schermo la cornice dell’Inghilterra nell’epoca del leggendario ladro. La realtà è che, all’inizio, il regista intendeva dar vita a una sorta di “spin off”, incentrato sullo Sceriffo di Nottingham: ad interpretarlo, avrebbe dovuto essere sempre lui, Russell Crowe, nel doppio ruolo di Hood e del suo acerrimo avversario. E la cosa curiosa è che in questa sceneggiatura – intitolata Nottingham, scritta da Ethan Reiff e Cyrus Voris – il buono dei due avrebbe dovuto essere lo sceriffo. Come spesso accade coi film di Scott, la spettacolarità è sostenuta da enormi budget: Robin Hood conta su un “portafogli” di 200 milioni di dollari che, certo, non sono serviti solo per l’acquisto di frecce.
Regia: Ridley Scott
Interpreti: Russell Crowe, Cate Blanchett, Matthew Macfadyen, William Hurt
Trama: Robin di Loxley torna a Nottingham dopo una dura guerra contro i normanni al fianco di re Riccardo. La situazione che trova lo trasformerà nel più leggendario dei fuorilegge.
Online: www.robinhoodthemovie.com
La scheda è pubblicata su Best Movie di maggio a pag.78
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