Robin Williams spegne 60 candeline. L’attore che ci ha fatto ridere con Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre, che ci ha fatto piangere con Patch Adams, che ci ha emozionato con L’attimo fuggente e L’uomo bicentenario è nato il 21 luglio del 1951 a Chicago. Il suo sorriso e la sua comicità hanno attirato subito l’attenzione del suo insegnante di recitazione alla Julliard di New York, John Houseman (premio Oscar nel 1974 per Esami per la vita) che gli consigliò di dedicarsi alla commedia. Williams ascoltò il suggerimento e iniziò a esibirsi nei night club dove fu scoperto e gli fu proposto il ruolo dell’alieno Mork in due puntate di Happy Days (1978 – 1979), un personaggio che poi divenne protagonista della serie Mork & Mindy (1978-1982). L’attore dal piccolo passò al grande schermo e nel 1983 recitò con una icona del cinema americano, Walter Matthau in Come ti ammazzo un killer.
Ironia della sorte, Robin Williams è stato nominato e ha vinto un Oscar però grazie alle sue performance in film drammatici: Good Morning, Vietnam (1987) in cui interpretava lo speaker radiofonico della stazione radio militare durante la guerra in Asia, L’attimo fuggente (1989) in cui era un professore universitario amante della poesia, La leggenda del re pescatore (1991) in cui aveva sempre il ruolo di un insegnante e Will Hunting – Genio ribelle (1997) per il quale, grazie all’interpretazione dello psichiatra alle prese con un talentuoso giovane matematico (Matt Damon), ottenne la sua prima statuetta. Tuttavia, alla consegna dell’ambito premio non è riuscito a trattenere la sua vena comica e ha commentato: «Voglio ringraziare soprattutto mio padre (un imprenditore del settore automobilistico, ndr.), l’uomo che quando ho detto di voler fare l’attore ha risposto: “Fantastico. Ho giusto bisogno di qualcuno di riserva come saldatore”».
Williams ha avuto anche l’onore di interpretare personaggi “potenti”. È stato infatti per ben tre volte Presidente degli Stati Uniti, almeno nei film: L’uomo dell’anno (2006, nella foto), Una notte al museo (2006) e Una notte al museo 2 – La fuga (2009).
Al momento sta lavorando al doppiaggio di Happy Feet 2 in 3D (in Italia dal 25 novembre) e alla commedia The Wedding con l’amico Robert De Niro. I due attori hanno un ristorante a San Francisco (insieme anche al regista Francis Ford Coppola) e hanno condiviso tante esperienze, a volte drammatiche. Erano insieme a John Belushi, star dei The Blues Brothers, la notte prima della sua morte per overdose. Williams ha sempre negato di aver fatto uso di droga con Belushi e, del resto, non è stato più coinvolto in episodi simili. Solo qualche problema di alcol che lo hanno spinto seguire una cura nell’estate del 2006. Tre anni dopo è stato ricoverato in ospedale ma per la sostituzione di una valvola aortica. In quel periodo stava compiendo un tour in 80 città chiamato Weapons of Self-Destruction, armi di auto-distruzione e, dopo l’intervento, ci ha scherzato sopra dicendo: «Sto pensando alla prossima tappa del mio spettacolo: si intitolerà “armi di auto-distruzione e di ricostruzione”». Robin Williams riesce sempre a trovare la forza di sorridere. Probabilmente in questo momento l’attore sarà da qualche parte a fare battute sui suoi 60 anni e a noi non resta che fargli gli auguri!
Monk e Fonzy in Happy Days:
Mrs Doubtfire – Mammo per sempre
Patch Adams
Will Hunting – Genio Ribelle
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(Fonte: Ehow, Washington Times, Contact Music)
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