Basta con cataclismi, fine del mondo, asteroidi e disgrazie planetarie: questa sembra essere l’intenzione di Roland Emmerich (nella foto), regista di 2012, che pare aver deciso di dedicarsi, almeno per il momento, a qualcosa di più “tranquillo”. È infatti al lavoro sul suo prossimo progetto, come ci annuncia SlashFilm, ovvero un film che indaga il mistero che si cela dietro le opere di William Shakespeare. Anonymous, questo è il titolo della pellicola, dovrebbe fare luce sulla teoria secondo cui le opere di Shakespeare sono state in realtà scritte da Edward de Vere, il 17esimo Conte di Oxford; uno scrittore e poeta cresciuto sotto l’influenza di Robert Cecil, il Segretario di Stato della Regina Elisabetta, un uomo dal ruolo chiave rispetto alla politica del aese.
In un’intervista rilasciata ad Empire, Emmerich aveva annunciato il cast del film: «Abbiamo Vanessa Redgrave come Regina Elisabetta, David Thewlis è il Barone William Cecil, mentre il giovane e vecchio Conte sarà impersonato da Rhys Ifans. E’ un cast tutto inglese e ne sono profondamente fiero dato che da sempre penso che siano i migliori attori al mondo. Ci sono altri dodici personaggi importanti e circa un’altra trentina di contorno, e vi assicuro che sono tutti estremamente bravi».
Così Emmerich descrive il suo film: «Anonymous è un mix di molte cose, è un thriller storico perché incentrato sulla successione al trono di Elisabetta e sulla ribellione della contea dell’Essex, attraverso cui scopriremo perché i drammi dell’autore sono stati in realtà scritti da qualcun altro. Da una parte ci sono i Tudor e dall’altra c’è Cecil e, tra di loro, la Regina. Attraverso la Storia noi raccontiamo di come le opere del Conte di Oxford finirono firmate William Shakespeare».
Sulla vicenda raccontata della cospirazione letteraria ancora non chiara, avvenuta in un particolare momento storico, lo sceneggiatore John Orloff, ha dichiarato che non si sta cercando di argomentare il caso della teoria di de Vere, ma al momento la preoccupazione maggiore è quella di portare sul grande schermo lo «spirito creativo e la forza delle parole»; effettivamente la preoccupazione potrebbe essere giustificata visto il curriculum pieno di disaster movie di Emmerich. Confidiamo nella sua grande professionalità e nel fatto che sono otto anni che sta lavorando a questo progetto…
A questo punto, ci chiediamo però cosa ne sarà del sequel di Indipendece Day?
© RIPRODUZIONE RISERVATA