Roland Emmerich (2012) ha in mente di utilizzare il 3D ed il Motion Capture (la tecnica, per intenderci che ha trasformato Sam Worthington in un Na’Vi in Avatar) per la sua versione della Trilogia della Fondazione di Isaac Asimov. Lo ha rivelato a Mtv lo stesso regista, che vuole intraprendere nuove sfide cinematografiche e il 3D sembra l’unica strada attualmente percorribile, a suo avviso, per i “grandi progetti”: «Probabilmente ora tutti i grandi film devono essere in 3D. Non è solo l’effetto del 3D che conta. Avatar ha dimostrato che se fai un film in 3D, puoi chiedere più soldi e il trucco è questo. (…) Sono stato sul set di Avatar, ho visto come funzionava e ho pensato: questo è il modo definitivo di fare film!».
Lo script per il primo capitolo della trilogia (firmato da Robert Rodat) è già nelle mani di Emmerich, quindi avremo altre notizie presto. Chissà se Emmerich, però, riuscirà a portare fedelmente sul grande schermo i romanzi di Asimov? La mano dello sceneggiatore potrebbe rivelarsi fondamentale sotto questo aspetto. Robert Rodat, infatti, ha scritto gli script di Salvate il soldato Ryan e de Il Patriota e potrebbe dare la giusta profondità al progetto. Per Emmerich, quindi, potrebbe arrivare finalmente il tempo della maturità artistica…
Il Ciclo della Fondazione, vincitore del Premio Hugo nel 1966 come miglior ciclo fantascientifico, è un gruppo di romanzi – originariamente una trilogia, poi allargato a sette – che parla principalmente di un matematico chiamato Hari Seldon in grado di prevedere eventi su larga scala basandosi su principi scientifici. Quando Seldon predice la caduta dell’Impero Galattico, che farà arrivare un’epoca oscura di 30.000 anni, egli fonda due colonie umane (le Fondazioni) per preservare la conoscenza umana.
L’uscita del film negli Usa è prevista per il 2011.
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