Romeo e Giulietta, il figlio di Zeffirelli non ci sta: «Imbarazzante denunciare 55 anni dopo»
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Romeo e Giulietta, il figlio di Zeffirelli non ci sta: «Imbarazzante denunciare 55 anni dopo»

Pippo Zeffirelli ha preso la parola dopo la denuncia da parte dei due attori oggi settantenni e non le ha certo mandate a dire

Romeo e Giulietta, il figlio di Zeffirelli non ci sta: «Imbarazzante denunciare 55 anni dopo»

Pippo Zeffirelli ha preso la parola dopo la denuncia da parte dei due attori oggi settantenni e non le ha certo mandate a dire

romeo e giulietta

La vicenda che ha recentemente riacceso i riflettori su Romeo e Giulietta, l’acclamato film diretto da Franco Zeffirelli nel 1968 vincitore di due premi Oscar, tre Golden Globe, due David di Donatello, si è arricchita nelle ultime ore di una nuova pagina.

Come ricorderete, Olivia Hussey e Leonard Whiting, la coppia di attori teenager che all’epoca prestarono i volti e i corpi ai personaggi del film, hanno deciso di agire per vie legali a causa delle scene di nudo presenti in esso. I due hanno infatti accusato la Paramount di averli sfruttati sessualmente e di aver distribuito le loro immagini ritraenti le loro nudità quando erano poco più che adolescenti.

Oggi i due hanno circa 70 anni e oltre alla curiosa tempistica della denuncia arrivata a 55 anni di distanza ha destato scalpore anche la cifra richiesta, attestatasi intorno ai 500 milioni di dollari. Una cifra che secondo i due attori sarebbe il giusto risarcimento per il danno causato alle loro carriere artistiche

Sulla questione è ora Pippo Zeffirelli a prendere la parola e a scagliarsi contro la denuncia dei due attori. Il figlio adottivo del regista scomparso nel 2019 ha rilasciato una dichiarazione ufficiale nella quale ha commentato la scena che ha portato alla denuncia da parte dei due attori:

«È quanto di più lontano dalla pornografia di quanto si possa immaginare. Zeffirelli stesso fu accusato di essere reazionario proprio perché più e più volte si pronunciò contro la pornografia. Le immagini di nudo nel film esprimono la bellezza, il trasporto, direi persino il candore della donazione reciproca e non contengono alcun sentimento morboso. Credo anche che i due produttori del film, John Brabourne e Anthony Haveclock-Allan, avranno avuto una liberatoria dai loro genitori prima di girare la scena in questione».

Pippo Zeffirelli inoltre non ha esitato a rilasciare parole al vetriolo anche verso le tempistiche piuttosto sospette della denuncia. Questa è stata curiosamente depositata poche ore prima del 31 dicembre, data che avrebbe segnato la fine dell’estensione triennale della revoca della prescrizione per le denunce di abusi sessuali sui i minori nello Stato della California:

«E’ imbarazzante sentire che oggi, a cinquantacinque anni di distanza dalle riprese, due anziani attori che debbono la loro notorietà essenzialmente a questo film si sveglino per dichiarare di avere subito un sopruso che ha provocato loro anni di ansia e disagio emotivo. A me risulta che in tutti questi anni abbiano sempre mantenuto un rapporto di profonda gratitudine e amicizia nei confronti di Zeffirelli, rilasciando centinaia di interviste nel ricordo felice di questa loro fortunatissima esperienza, coronata da un successo mondiale».

Sugli stessi Olivia Hussey e Leonard Whiting Pippo Zeffirelli ha poi aggiunto un altra considerazione piuttosto significativa, nella quale ricorda ancora una volta come i rapporti tra le parti non avessero mai fatto emergere delle problematiche pregresse:

«Olivia Hussey ha lavorato ancora con Zeffirelli, interpretando mirabilmente Maria nel Gesù di Nazareth; e Leonard Whiting è perfino venuto a Firenze per le esequie del Maestro, e ha portato la sua testimonianza al Memorial tenuto a Londra nel febbraio 2020».

Cosa ne pensate delle parole di Pippo Zeffirelli? Fatecelo sapere nei commenti!

Foto: MovieStillsDB

Fonte: ADNKronos

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