«È previsto che si vedano dei fumetti, nella vostra fiera dei fumetti?». Potremmo così descrivere, rubando una battuta a Jurassic Park, l’impatto della tredicesima edizione di Romics, evento capitolino dedicata a fumetti, animazione e videogiochi che si è tenuto, per la prima volta nella storia della manifestazione, in primavera – un “antipasto” della fiera principale di ottobre, che però, a giudicare dall’affluenza e dall’entusiasmo dei presenti, rischia di rubare la scena anche alla sorella maggiore. Tre padiglioni – in quella cattedrale del deserto che è il polo fieristico di Roma –, un numero di presenze che punta a superare i 120.000 dell’anno scorso, decine di espositori all’insegna dell’ecletticità (o schizofrenia), tra stand di caramelle, baracchini di noodles, tori meccanici presi di peso da un luna park e una percentuale di cosplayer che tocca, facendo una stima, il 70% dei presenti. Più che una fiera del fumetto un evento multiforme, un carnevale nel quale trovano spazio sì le celebrazioni di eroi dei fumetti (Iron Man e Superman, quest’anno), ma anche maratone di serie tv (trovare posto a sedere per quella di The Walking Dead è un’impresa), conferenze e incontri con autori ed esperti, stage di scherma medievale e LARP (i giochi di ruolo dal vivo, per capirci)…
Romics è un po’ di tutto, insomma, una celebrazione a tutto tondo della cultura pop nonché un luogo dove gli zombie parlano al telefonino e puoi incontrare Spongebob al bar che si mangia una piadina; chi frequenta da anni eventi come questo sa che la follia è normale e la normalità è guardata con sospetto, che la gente ci va prima di tutto per divertirsi e passare una giornata di festa non diversa da un Carnevale o un Halloween. E che, soprattutto, è ormai inutile rimpiangere le “care, vecchie” fiere di fumetti alle quali ci si recava in cerca di un numero rarissimo e introvabile del proprio autore preferito. Internet (eBay, Amazon, decidete voi) ha trasformato gli acquisti da reali a virtuali e soppiantato la fumetteria, ed è normale, quindi, che anche gli eventi che proprio intorno ai fumetti ruotano provino a “riciclarsi” e reinventarsi. Certo, rispetto a Lucca Comics o al Comic-Con di San Diego Romics non ha (ancora) il nome e il peso necessari ad assicurarsi anteprime, panel esclusivi e tutte le altre delizie che rendono i due festival di fumetti più grandi del mondo un appuntamento imperdibile anche per gli addetti ai lavori; nella Capitale si celebra Super Man con i cosplayer e non con Henry Cavill, per intenderci, e non c’è Robert Kirkman a presentare la maratona The Walking Dead ma appassionati ed esperti (molto esperti) italiani. Ma se si guarda all’affluenza, all’entusiasmo, al sorriso sul volto degli espositori, la speranza che questo sia solo l’inizio di una seconda vita per Romics è tutt’altro che infondata.
Qui sotto, una gallery dei migliori scatti del weekend di Romics:
© RIPRODUZIONE RISERVATA