In una recente intervista concessa al The Independent, l’attrice britannica Rosamund Pike – che vedremo ad ottobre al fianco di Jamie Dornan in A Private War – ha rivelato di aver vissuto un momento piuttosto sgradevole all’inizio della sua carriera; un momento che, sulla scia del #MeToo, va ad aggiungersi ad altre numerose testimonianze analoghe provenienti dal mondo del cinema.

All’epoca solo ventunenne, l’attrice si era presentata alle audizioni di 007 – La morte può attendere, uno dei capitoli della saga dedicata all’agente segreto interpretato – all’epoca – da Pierce Brosnan. Durante il provino le venne però inaspettatamente chiesto di spogliarsi:

«Quel giorno, non so come, ho avuto la forza e la determinazione di dire a me stessa ‘Se vogliono vedermi in biancheria intima, faranno meglio a darmi la parte’. Quindi ho pensato ‘No, non esiste che io debba spogliarmi per questo provino che verrà poi mandato in giro per Los Angeles, venendo poi giudicata solo per quello’.»

L’attrice ha raccontato che per l’audizione si era fatta prestare un vestito da sera di sua nonna, e pur avendo ricevuto dei complimenti per l’outfit dalla costumista, le venne chiesto di indossare quelli che lei ha definito “tre pezzettini di stoffa”:

«Realizzai di trovarmi in un mondo completamente diverso e mi sentivo come un pesce fuor d’acqua. Quindi ho indossato quella roba scintillante, o qualunque cosa fosse, ma non me la sono mai tolta.»

La sua forza d’animo le è comunque servita, visto che in seguito riuscì comunque ad ottenere la parte, aggiungendo che – fortunatamente – si è trattato dell’unico provino sgradevole della sua carriera.

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